Il pozzetto chiuso solo per i ripetuti solleciti del Comune

Sono spiacente di vanificare gli sforzi autopromozionali del consigliere Sala, ma nella vicenda del pozzetto di piazzale Zaninelli le cose non sono andate nel modo in cui le ha descritte, attribuendosi un ruolo risolutivo che non c’è stato e cogliendo il pretesto per allargare il campo a commenti generali sulla gestione dei lavori pubblici e sul mio coordinamento del settore che forse volevano essere ironici ed invece sono risultati sconsolanti per banalità e infondatezza.

Enel non è intervenuta ieri a chiudere il pozzetto in questione perché il consigliere Sala ha segnalato la circostanza ad una vigilessa; Enel non sa neppure chi siano il consigliere Sala e la vigilessa (che con scrupolo ha comunque ascoltato il consigliere, trasmettendone le rimostranze al Comando).

Il pozzetto (aperto per consentire gli allacciamenti per una fornitura straordinaria di energia elettrica per lo svolgimento della Notte Bianca) è stato chiuso a seguito dei ripetuti solleciti dell’amministrazione comunale, che dal 30 luglio cercava di risolvere la situazione, scontrandosi con una procedura complessa, dettata dalla legge. Per ottenere la fornitura straordinaria di energia elettrica, infatti, il Comune ha dovuto rivolgersi ad un intermediario (la società Acam), che ha quindi dato disposizione ad Enel di attivarla; in seguito, sino a che Acam non avesse richiesto la disattivazione, formalmente Enel non avrebbe potuto farlo di sua iniziativa. È per questo motivo che il pozzetto di piazzale Zaninelli (insieme ad altri) è rimasto a lungo aperto. I continui solleciti del Comune hanno infine persuaso Enel ad intervenire comunque, considerando le questioni di sicurezza prevalenti rispetto alla prassi ed alle procedure. Di ciò, l’amministrazione comunale ringrazia Enel, a cui il consigliere Sala (se non si fida delle mie spiegazioni) può rivolgersi per avere conferma di come sono andate le cose: si renderà conto che solo per una casuale coincidenza il pozzetto è stato chiuso lo stesso giorno in cui lui se ne è lamentato e che non è vero che sarebbe “bastata una telefonata”.

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