In te, morto al freddo, vedo Gesù rifiutato e crocifisso

Scrivere sembra inutile. Quanto non avrebbe dovuto succedere è avvenuto: la tua morte, a 37 anni, per il freddo. Così ho accolto la notizia dal Telegiornale. Non conosco il tuo nome, il tuo volto; so che eri cittadino rumeno, rimasto senza lavoro e senza tetto. Anche tu avrai bussato a case, a persone, in cerca del necessario: «Non c’era posto...» Il mistero del Natale che si ripete, nella povertà, nell’uomo, nonostante il Suo messaggio d’Amore.Sembra una fatalità, anche Widas, cittadino moldavo, qualche anno fa, in questo periodo, fece la tua fine. Ebbi la gioia di soccorrerlo e di condividere la fraternità, la notte di Natale; non bastò...In te, cittadino rumeno, in ogni uomo che muore di freddo nella nostra terra «credente», vedo quel Gesù, e sono certa che è così, rifiutato e crocifisso.Tu, come Widas, ora siete nel caldo abbraccio del Padre. A ciascuno di noi rimane da riflettere sul nostro credere, sulla nostra superficialità e poca empatia. Scusaci, non abbiamo capito, siamo ancora molto lontani dal Vangelo.

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