Incredibile l’inerzia di chi non ferma lo scempio dei fanghi

La signora Emma Azzi di Codogno, segnala ancora una volta lo scempio dei famigerati fanghi da percolato che vengono sparsi a destra e a manca sul lodigiano, quello stesso territorio che poi vorrebbe dare ai propri prodotti agricoli il marchio ‘Lodigiano terra buona’! Incredibile, come incredibile è l’inerzia di chi dovrebbe ‘stare addosso’ alle sciagurate aziende agricole che usano simili prodotti avvelenando il terreno e ammorbando l’aria, traendo forse qualche spicciolo in più di esecrabile guadagno su quello che crescerà bene o male da quei campi e che in una forma o nell’altra, ci ritroveremo a tavola! Abbiamo la memoria corta. Abbiamo già dimenticato delle indagini delle forze dell’odine che tempo fa portarono alla scoperta di concentrazioni letali di cancerogeni nei fanghi sparsi da circa 50 aziende del lodigiano, delle quali mai nessuno ha rivelato i nomi.

Abbiamo dimenticato che, probabilmente, le cose sono andate avanti anche dopo allora, visto che una cisterna che trasportava un altro carico di questa nausebonda fanghiglia, ribaltandosi sulla via Emilia, ne aveva riversato il contenuto.

Ai tempi esortai, suggerii, attraverso le pagine del Cittadino, la pubblicazione delle liste, proprio a cura di quelle aziende agricole che niente hanno a che spartire con simili pratiche, e che avrebbero potuto (e dovuto) rasserenare noi tutti consumatori sulla qualità dei loro prodotti. Nessuno mai rispose, come mai niente si è saputo sull’esito di quelle indagini né su eventuali sanzioni comminate.

Nessuno, da parte degli organi di controllo o delle autorità vigilanti sul territorio, che io sappia, ha mai sentito la necessità, la convenienza, il dovere morale, di informare la popolazione lodigiana.

Nessuno ne parla più... fino alla primavera di ogni anno, quando si ricomincia ad avvelenare il territorio con pratiche che anche se non illegali (ma i fanghi DEVONO essere a norma e certo, senza cancerogeni), non possono essere non invise a chi ha a cuore il ciclo produttivo della sana catena alimentare.

Qualcuno pensa che i fanghi vadano usati? Allora ci convinca tutti, se li sparga nell’orto di casa, in un bel mattino di primavera, e poi mangi quello che ne viene fuori, magari condito con un po’ di antigelo per auto. Tutta salute! e buon appetito! Io questo turno passo la mano e prenderò uno yogurt del tirolo!

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