Caro Direttore, sono socio di Bcc Laudense da molti anni, e ti chiedo spazio per esprimere alcune mie riflessioni su una eventuale futura fusione della mia Bcc con Centropadana e Borghetto. Da giorni il “Risiko Bcc” tiene banco su queste colonne attirando l’attenzione di cittadini e soci, e di tutto questo ritengo si sappia poco, e quel poco sia noto principalmente agli addetti ai lavori; vorrei innanzitutto qui ricordare che Bcc Laudense basa le proprie fondamenta sui propri Soci, i quali piaccia o no sono i veri padroni della banca e a loro spetta pronunciarsi al riguardo. Le aspirazioni di espansione di Centropadana dovevano in primis essere portate a conoscenza diretta dei Soci Bcc e non catapultarli sulla scena pubblica, pensando fosse quel tentativo di prenderci in contropiede, o peggio metterci di fronte a fatto compiuto, bypassando così il volere dei soci Bcc, i quali senza ombra di dubbio sono sovrani su ogni scelta compiuta. Ora che vantaggio avremmo noi soci della Laudense ad una fusione o incorporamento? Bcc Laudense manterrebbe quell’assetto di banca plasmata sul cliente che vede quale punto di forza il rapporto interpersonale tra il cliente ed il personale tutto, dal cassiere al direttore di filiale, referenti per ogni necessità? Oppure assisteremo a turn over di personale da far invidia alla ben nota panchina di Arrigo Sacchi? Oggi nelle nostre piccole Bcc respiri cortesia, serenità e familiarità, e col personale di filiale che magari è lì da vent’anni, scambi volentieri battute e passi scorci di vita, questo è un patrimonio intangibile di valore delle piccole realtà locali radicate sul territorio, il cui radicamento è stato costruito giorno dopo giorno dai dipendenti con slancio e passione, che va oltre il mero rapporto di lavoro.
Da socio e da amministratore pubblico, preferisco questa realtà di Banca di Credito Cooperativo Laudense, ai budget asfissianti tipici del credito ordinario.
Cordiali saluti.
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