Caro Direttore, la situazione politico-amministrativa che vive oggi la città di Lodi è difficile e insolita; credo che essa richiami tutte le forze politiche a viverla con una dose di impegno e di apertura maggiori del solito.Ho assistito, via streaming, a parte dei due recenti Consigli Comunali e non posso sottacere, in questo senso, la disponibilità a ragionare che la minoranza consiliare ha espresso: se da una parte è stata del tutto prevedibile la censura politica, dall’altra vi è stata una apprezzabile apertura al dialogo e un sostanziale rispetto per la persona del Sindaco.Una apertura che ha trovato una importante sottolineatura nel secondo dei due Consigli, durante il quale la Giunta ha elencato una serie di punti che, a suo parere e in un termine temporale definito, sarebbero da portare a conclusione prima del commissariamento del Comune.Senza confondere le posizioni di maggioranza e minoranza, e quindi dei voti che sui provvedimenti potranno essere espressi nel corso del normale confronto consiliare, si è in sostanza data la possibilità alla Giunta di proseguire in un lavoro a termine.Ora è questa la fase che stiamo vivendo e che occorre sia vissuta con la prospettiva unica di fare cose utili alla comunità cittadina.Poi si avrà anche il pronunciamento dell’autorità giudiziaria e da esso si potrà maggiormente capire l’entità giuridica dell’errore commesso; e poi, ancor più lontana, si avrà la campagna elettorale.Ma oggi ci sono sul tavolo i famosi 10 punti proposti dalla Giunta. E se questi punti sono stati ritenuti così importanti da doversi delineare un percorso un po’ atipico, la ragionevolezza impone di concentrarsi su questi, mettendo in secondo piano le contrapposizioni accese e, ancor più e per sempre , le cadute inopportune delle accuse sul piano personale. Un po’ più di pacatezza e di tolleranza, insomma : arriverà poi il tempo, all’avvicinarsi della campagna elettorale, delle rivendicazioni politiche.In questo momento, abbassare i toni può aiutare a meglio ragionare su i temi proposti dalla Giunta. Non sarà, e non dovrà essere, un periodo di “grande coalizione”: semplicemente auspicherei che vi fosse una più marcata discussione nel merito delle cose, lasciando un po’ da parte l’argomento puramente politico e garantendo la più ampia libertà di giudizio e di voto. Ma: “ragionare sulle cose”.Ho sempre pensato che la politica è passione ed attaccamento alle idee e purtroppo spesso constatato che finisce per scendere a contrapposizioni irriducibili.Ma sempre occorre richiamarsi con lucidità a considerare la necessità di ricollocarla al livello più alto, che è quello di rispondere alle esigenze e ai problemi più importanti che riguardano tutte le persone : per questo, non per altro, attraverso il voto si è mandati ad amministrare la cosa pubblica.Il primo compito, in questo senso, spetta alla maggioranza che deve essere unita, propositiva e aperta ai ragionamenti e alle proposte delle minoranze, specialmente se in queste si coglierà l’atteggiamento che poco sopra ho tentato di delineare. Parimenti, l’atteggiamento della maggioranza dovrà tenere conto dell’inconveniente che ha causato ed avere, di conseguenza, un atteggiamento un po’ umile e consapevole.E grande importanza, a mio parere, dovrà avere il rapporto interno alla Giunta: dovrà essere di grande unità, di una sostanziale parità fra tutti i componenti : all’esterno non risponderà solo il Sindaco, ma tutto il gruppo Sindaco e Giunta, a segnare una condivisione delle cose che si fanno e, implicitamente, la loro importanza.Come dicevo, il vicino pronunciamento dell’autorità giudiziaria influirà su i commenti politici e anche su i toni della futura campagna elettorale. Personalmente sono convinto della buona fede di Simone Uggetti e delle sue capacità ad amministrare la città, al di là di questa disavventura formale.E sono convinto che l’analisi pacata di tutti i contorni e delle implicazioni della vicenda produrrà un giudizio che molto sarà diverso e distante dalla proposizione mediatica che ha prodotto nella sua prima fase.Ora, tutti insieme ed ognuno con il proprio contributo, pensiamo alla città durante questo breve periodo; dopo vi sarà tutto il tempo e lo spazio per il dibattito politico che spero sarà alto e di contenuti e alieno da ogni accusa di carattere personale che, nulla produce sul piano dei contenuti e molto produce sul piano della inimicizia.
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