A proposito dell’articolo “Un summit sui pannelli imbrattati della Santa”, apparso sabato 8 febbraio su “ Il Cittadino”, applaudo all’ottima iniziativa di inviare una lettera di protesta all’ad di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ma faccio presente che già il 27 gennaio scorso era stato fatto molto di più dall’Italian Network “Un mondo di Italiani, UMDI”.Si tratta di un giornale quotidiano on line che “collega idealmente tutti gli Italiani in ogni angolo del pianeta”. Il Direttore Mina Cappussi, in data appunto 27 gennaio, ha pubblicato un articolo titolato “Oltraggio alla Madre Cabrini. La rabbia degli Italiani nel mondo che scrivono ai ministri Alfano e Bonino”. La signora Cappussi informa che il Presidente dall’ AITEF (Associazione Italiana Tutela Emigranti e Famiglie) Giuseppe Abbati –viste anche le foto dello scempio alla Stazione Centrale di Milano- ha inviato una protesta al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino, e al Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Il Presidente Abbati, unendo l’articolo pubblicato da UMDI, si era espresso in questi termini: “Le fotografie e l’articolo che allego sono inquietanti e terribili. Essere indignato non basta, sono desolato perché nessuno provvede e, per il fatto che tutto è tollerato, mi vergogno come Cittadino e come Italiano. Non si può lasciar correre, è necessario intervenire tempestivamente. È ora di cambiare, bisogna vigilare seriamente. Lo chiedo con forza a Lei, signor Ministro, e al signor Sindaco perché si indaghi su chi deturpa e su chi deve vigilare e sul perché non si provvede a pulire immediatamente. Più grave è lo stupore nel vedere che si tratta di una lapide dedicata alla Santa simbolo della emigrazione universale. È veramente troppo!”.La notizia era stata pubblicata proprio in quei giorni anche da “La Gazzetta italo – brasiliana” on line dell’avvocato Giuseppe Arnò, residente in Brasile. Nell’articolo de “Il Cittadino” viene infine ripresa una proposta vagheggiata il 13 novembre 2000 in occasione della dedica a Francesca Cabrini della Stazione Centrale di Milano. Quella, cioè, di “rilanciare la dedicazione alla Santa con altre testimonianze delle sue opere, magari con una statua anche in vista dell’Expo 2015”. Sarebbe veramente la soluzione migliore, dato che la targa che La ricorda il più delle volte passa inosservata dai viaggiatori frettolosi e, a volte, non facile da scoprire. A parte i permessi vari, le pratiche burocratiche o le imposizioni artistiche, una statua o un busto in marmo o bronzo non ha un prezzo inaccessibile. Per cognizione di causa conosco il prezzo della statua lignea nella cripta del Duomo di Lodi. Una copia in legno di quella della scultore Enrico Manfrini sul monumento di Sant’Angelo, un metro e sessantacinque di altezza. Conosco perciò anche i prezzi in bronzo o marmo. Basterebbe qualche sponsor. O anche uno solo!
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