La superficialità del sindaco sulle condizioni del paese

Buongiorno Direttore, ho avuto modo di leggere l’intervista al Sindaco Cordoni su Il Cittadino del 4 Settembre e nonposso nascondere la mia indignazione per la superficialità con cui tratta l’indegna condizione del paese e l’impegno collettivo per il miglioramento del PGT. Perdoni, sig. Direttore, se dovrò usare il suo giornale per esprimere il mio sdegno ma purtroppo non ho la liquidità necessaria a stampare 2500 euro + IVA di giornale per parlare delle mie idee quando non vengo intervistato, magari spalmando i costi su 7800 cittadini e dandogli un nome carino tipo “ComuneInforma” con tanto di chiocciola (ogni riferimento ad edizioni reali e reali costi definiti in determine pubbliche e verificabili è puramente casuale).

Il sig. Sindaco (“podestà” secondo il regolamento comunale che stavano vagliando di aggiornare svariati mesi fa, evidentemente un ragionamento approfondito) dichiara che la nuova piazza è il “vero salotto buono” della città e non potrei che dargli ragione se non fosse che sta cadendo a pezzi, con la pavimentazione sfondata, i lampioni storti, e che già dalla sua nascita la stessa è una piastra bollente d’estate ed, involontariamente, una pista di pattinaggio d’inverno, il tutto corredato da un aborto di fontana, buona solo a far piovere su porte e finestre del Comune in caso di vento.

Discutibile anche la sua attenzione sull’arredo urbano, tenendo conto che vi sono almeno una decina di tipologie diverse di lampioni nel paese, spesso non funzionanti, che i parchi sono distrutti da vandali e mancata manutenzione così come i marciapiedi, ove presenti, esempio di incuria e disinteresse da parte dell’Amministrazione: tutto molto bello.

Mi dispiaccio inoltre che il Sindaco non abbia ancora avuto modo di leggere le osservazioni presentate al PGT o non avrebbe mai dichiarato, che il motivo della discussione “è legato alla scelta di due aree: quella di via Cabrini, di cui abbiamo già parlato (per motivi economici), e quella in fregio a via Fregoni di circa 8 mila metri quadrati, anche questa fatta per le medesime ragioni”, infatti basterebbero le sole osservazioni presentate da me per quadruplicare i motivi della discussione, si immagini sommando le altre osservazioni presentate e le 328 firme raccolte dal COMITATO NO PGT.

Queste affermazioni sono talmente assurde che sembra quasi che il Sindaco voglia attirare la nostra attenzione sulla sua intervista per distrarci da qualcosa d’altro tipo, per esempio, le altre decine di migliaia di euro fuori preventivo che il recupero di Corte Grande sta costando ai cittadini di Lodi Vecchio o l’imbarazzante situazione in cui vivono i residenti del prolungamento di Via Perosi, senza strade asfaltate, senza illuminazione pubblica e senza la raccolta rifiuti: forse è questo che si intende per recupero della storia, un viaggio indietro di due secoli.

Spero davvero che il signor Sindaco troverà il tempo di buttare un occhio alla mia proposta di recupero dell’anfiteatro romano, attualmente coperto dal magazzino comunale se davvero vuol recuperare la storia o che decida per il recupero del Bosco in Città, area verde abbandonata tra Via Libertà e Via Buonarroti perché si sono dimenticati di progettare un accesso per i mezzi della manutenzione (probabilmente l’ha progettata Topolino) se davvero ci tiene all’arredo urbano.

Purtroppo però, di norma, le mie speranze in un recupero di Lodi Vecchio vengono disattese.

Luigi Lacerenza

Lega Nord Lodi Vecchio

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