Egregio Direttore, preso atto della lettera apparsa sul quotidiano da Lei diretto in data 15 aprile 2014, a firma del direttivo dell’ANPI – Sezione di Secugnago, chiedo cortesemente spazio affinché mi venga concesso il legittimo diritto di replica alle sorprendenti ed offensive contestazioni esternate con la missiva sopra citata. In primo luogo, affermo con forza e convinzione che il sottoscritto Sindaco di Secugnago, si riconosce fermamente nei valori democratici emersi dalla lotta partigiana che hanno rappresentato il presupposto della nostra costituzione repubblicana. Sono orgoglioso di aver giurato fedeltà ad essa ed alla Repubblica, e di aver ricevuto incarico, per quanto mi compete, di tutelare i diritti riconosciuti ad ogni cittadino senza distinzione alcuna. Ritengo altresì di aver ampiamente dimostrato il profondo rispetto che ho sempre nutrito nei confronti dei valori della resistenza, spesso adducendola a titolo di esempio per le nuove e future generazioni. Trovo pertanto oltraggioso che vengano strumentalizzati autorizzazioni e provvedimenti che la stessa legge mi impone di assumere nelle circostanze riscontrate e, lo stesso direttivo dell’ANPI, dovrebbe esserne consapevole più di altri. Sarebbe forse opportuno che la responsabile ANPI – Sezione di Secugnago, candidata in pectore alle prossime elezioni amministrative tra le file di una lista concorrente all’Amministrazione uscente, si dedichi maggiormente alla divulgazione e valorizzazione dei principi legati alle ormai imminenti celebrazioni dedicate alla liberazione (25 aprile), evitando di stimolare inutili e faziose diatribe unicamente funzionali alla sua candidatura. Per quanto mi riguarda, proseguirò il mio operato, sino al termine del mandato, nel massimo rispetto dei principi costituzionali e democratici da tutti condivisi. Grato dell’attenzione, porgo distinti saluti.
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