Buongiorno, Direttore. Le chiedo ospitalità sul Suo giornale per rendere nota la situazione in cui versa l’area di sgambatura per cani allestita dal Comune di Lodi in Via Gandini. “Di pari passo con gli interventi di riqualificazione dei parchi esistenti e di realizzazione di nuove aree verdi attrezzate - spiegò l’assessore incaricato, in una dichiarazione del marzo 2009 - verranno individuate altre zone riservate ai cani, in cui gli animali potranno muoversi liberamente, in un contesto appositamente organizzato (…)”. La manutenzione in queste aree (peraltro rimaste due, questa indicata e quella all’Albarola), cui con tutta evidenza si riservano ancora minori attenzioni rispetto alle altre aree verdi periferiche, ha sempre lasciato a desiderare. Vorrei però (attraverso le foto che allego, scattate sabato scorso, che vi chiedo di pubblicare, perché molto più espressive di tante parole) evidenziare lo stato “estremo” in cui versa ora lo spazio. Praticamente, non solo l’erba (che non è certo mai stata da prato all’inglese, ma piuttosto incolta, già evidente dalla foto pubblicata sul sito stesso del Comune, alla voce: “aree di sgambatura”) adesso è stata totalmente sovrastata dal fogliame, ma neppure le panchine sono più utilizzabili (foto ), anzi, stanno per essere inglobate tra le erbacce. In Comune di Lodi non si è mai brillato quanto ad attenzione verso il mondo animale (e nemmeno a quello “umano”, che l’animale accompagna), ma qui si è raggiunto un livello davvero poco consono e per nulla decoroso, così come è da rimarcare che le erbacce alte possono nascondere insidie per i frequentatori, e non garantiscono di sicuro controllo e igienicità all’ambiente. Anzi, denotano che la pulizia non è affatto periodica: che pulizia sarà stata fatta in una giungla del genere? A fronte di tutto ciò, credo che provvedere a un minimo di manutenzione ordinaria sia quantomeno doveroso, e mi auguro che chi preposto esaudisca questo appello, con l’auspicio che non rimanga un intervento da ottenere “a richiesta”...
Cordialità
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