Gentile Direttore, prendo spunto da una notizia apparsa giorni or sono, circa lo stato di incuria dell’area a verde circostante il monumento a Madre Cabrini a Sant’Angelo, per rilevare come tale situazione sia la norma e non l’eccezione, a Sant’Angelo. Il poco verde cittadino è arido, sporco, con piante morte o morenti, mal potate fino a provocarne lo stato di malattia. Ciò vale per tutti gli spazi a verde della città: vale per il giardinone del Castello, vale per il Giardino delle Mura Spagnole, dove, oltre alle piante morte, gli amministratori usano il prato per parcheggiare le loro auto all’ombra degli alberi superstiti (…). La cosa grave è poi che si tenti, con cartelli e richiami vari, di scaricare sulla responsabilità della cittadinanza le omissioni dell’Amministrazione. A che vale, ad esempio, richiamare a tenere pulito il verde o a raccogliere le deiezioni dei cani, se poi scarseggiano i cestini dove gettarle o molti di quelli che ci sono, non vengo no vuotati o sono attaccati col fil di ferro e perciò traballano e penzolano? Ci si trincererà anche stavolta dietro le “difficoltà di bilancio”? Perché la coperta sta diventando troppo corta, se queste “difficoltà” devono giustificare tutte le mancanze dell’Amministrazione.Ringrazio per l’ospitalità e saluto.
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