A Lodi si svolgono incontri pubblici (in sale pubbliche) nei quali si inneggia a (o si tenta di riabilitare) «camerati fascisti»! Pensate un po’, nella Costituzione italiana (scritta 80 anni fa) c’è scritto: «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista» e la legge Scelba del 1952 art.4 ribadisce «Chiunque pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo oppure le finalità antidemocratiche proprie del partito fascista è punito con la reclusione fino a due anni»; eppure qualcuno ancora tenta di riunirsi per giustificare le violenze fasciste. Sarà strano, ma queste iniziative disturbano un po’ di cittadini lodigiani, che si sono incontrati per discutere dell’evento: «San Babila, la nostra trincea», presentazione del libro di Cesare Ferri, organizzata da Lealtà e azione e Alleanza lodigiana, tenutosi in data 13/01/2016 presso la sala Granata. Dissentiamo e ci Indigniamo! Il manifesto dell’iniziativa mostra azioni di violenza che non possono essere giustificati da nessun revisionismo o «restituzione di onore ai camerati» (come riportato sul libro). Cesare Ferri non porta un’analisi storica, ma un’opinione personale sui fatti, esclusivamente espressione di violenza fascista. Ci auguriamo che queste iniziative non si ripetano più e invitiamo tutte le forze politiche e sociali antifasciste a far sentire la loro voce.
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