Le gravi condizioni di degrado in cui versa il cimitero

Gentile direttore, torno a sottolineare lo stato di totale degrado ed abbandono in cui versa oramai da tempo indeterminato il Cimitero maggiore di Lodi. E’ difficile decidere da dove iniziare, tant’è oramai fuori da ogni logica la situazione del principale campo santo della città di Lodi, del capoluogo di provincia Lodi ,di questa virtuosa città piena di salotti e di assessori impegnati in studi di progetti. Abbiamo assistito ad una delle pagine più significative dell’amministrazione Guerini quando l’assessore Brunetti in un consiglio comunale di inizio ottobre 2011 annunciava anzi, meglio, rispondeva previa interrogazione presentata da parte dell’esponente della Lega Dott. Segalini, che i lavori di rifacimento pavimentazione d’ingresso sarebbero stati completati entro la data della festività di Ognissanti. Bene, la credibilità dell’assessorato competente comunale è visibile a tutti appunto all’ingresso del Cimitero Maggiore, dove sono state posate le piastrelle strettamente necessarie al passaggio del Vescovo e del Vice Sindaco, poi il nulla, tutto si è fermato. Anzi diciamo che a proseguire è stata solo la colossale presa per i fondelli fatta dall’assessore ai lavori pubblici Brunetti all’esponente della Lega Segalini e poi a tutti gli abitanti che purtroppo frequentano il Cimitero. L’assessore Brunetti nel suo “menare il can per l’aia” si è appellato alla mancanza di fondi: bene, per levare dall’ingresso le carcasse di due piccioni morti, che io ho personalmente fotografato dal 13 novembre al 13 gennaio, cosa ci vuole assessore? Una finanziaria o un assessore che sappia fare il suo mestiere? Ce lo dica, perché la gente nota e annota e non ne può più di entrare in un luogo sacro, dove riposano i propri cari, e imbattersi ad ogni passo in immondizia, carcasse di animali a marcire da mesi, mozziconi spenti davanti al passaggio principale e attrezzature di vario tipo accatastate a destra dell’ingresso, dove si fermano i feretri per la benedizione prima di essere tumulati. Chi dovrebbe effettuare la manutenzione ordinaria evidentemente non se ne occupa, forse consapevole del fatto che non esiste alcun controllo da parte di chi di dovere.Prima c’era la cartellonistica di cantiere non compilata, oggi c’è rimasto solo il cantiere: sarebbe interessante conoscere la posizione della Asl rispetto a tale circostanza, dato che si tratta dell’organo preposto a tali controlli. E sarebbe altrettanto interessante sapere cosa ne pensa la Sovrintendenza alle Belle Arti di questa “pseudo-pavimentazione basculante” che è stata assemblata in fretta e furia per farci passare le autorità, nonché dei canali pluviali che scaricano le acque piovane sotto il pavimento. La situazione è talmente vergognosa che nessuno pensa di farsi fotografare in questo cantiere, cosa che invece puntualmente avviene in altri cantieri della città, più o meno utili al “ritorno di immagine”.

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