Le indennità di fine mandato e i vitalizi del Pirellone: basta!

Signor direttore, non sono un sostenitore del consigliere regionale Giulio Cavalli, e se devo essere sincero non mi esaltano nè Antonio Di Pietro, né tutti coloro che ruotano attorno all’Italia dei Valori. Questa volta devo però riconoscere a Cavalli il coraggio delle proprie azioni su un tema di scottante attualità. Mi hanno fatto leggere la recente mozione di Cavalli che mira ad eliminare le indennità di fine mandato e i vitalizi dei consiglieri regionali della Lombardia.Condivido pienamente quanto sostiene Cavalli quando afferma che «oggi il vitalizio è indegno rispetto ai 40 anni di lavoro che si chiedono ai cittadini per la pensione». La mozione intende ridurre i compensi dei consiglieri regionali, eliminare completamente il vitalizio spettante ad ogni consigliere e l’indennità di fine mandato e ridurre e regolamentare le spese per spostamenti e missioni; si tratta di misure severe ma dovute e necessarie visto il momento di difficoltà e crisi economica che vive il nostro Paese.«Il Cittadino» un anno fa ha pubblicato lettere pesanti sull’assoluta inattività di un lodigiano, ex consigliere regionale della Lombardia, che non ha mai fatto nulla per la promozione e la difesa del Lodigiano. Finalmente l’hanno mandato a casa, ma mi pare che chi l’ha sostituito, dello stesso partito, non brilli per l’impegno. Dato che questi signori siamo noi a mantenerli, facciamo in modo che non si arricchiscano a dismisura con le indennità di fine mandato e i vitalizi. In Lombardia lavoriamo tutti: che lavorino anche loro!

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