L’emblema della tragica situazione delle piste ciclabili è costituito dal ponte pericolante in prossimità di Arcagna

Egregio direttore, lavorando a Milano mi è capitato più di una volta di sentirmi dire dai miei colleghi di lavoro: «come siete fortunati voi della provincia di Lodi, avete le piste ciclabili più lunghe d’Italia!». Le assicuro che sempre fatto fatica a spiegare che è tutto fumo senza arrosto.Ho letto della lamentela del signor Luigi De Paoli circa la situazione nella quale si trova il tratto di pista ciclabile che corre tra Lodi e Borghetto Lodigiano. Non si può certo dargli torto, ma l’emblema di questa situazione (tragica!) è costituita dal ponte di legno realizzato in prossimità del canale di Arcagna, lungo la pista ciclabile che collega Lodi a Zelo Buon Persico.Il ponte è stato chiuso perché pericolante. Cosa costò all’epoca della sua realizzazione? Venne realizzato a regola d’arte? Chi lo progettò? Chi è il tecnico che sottoscrisse che era stato eseguito alla perfezione? Cosa ha fatto il presidente della Provincia per inviduare l’autore di questi sperperi? Non sarebbe ora e tempo che di queste cose (della responsabilità dei tecnici e del lassismo dei politici) venga informata la Corte dei Conti?

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