L’ennesima rivoluzione in città bassa ignora i dipendenti di Santa Chiara

Gent.mo Direttore, chi scrive è un dipendente di Santa Chiara. Nel giro di pochi giorni, il senso unico di Borgoadda e della via tra viale Savoia e via Borgoadda stessa che fa angolo con la Bussola ha mandato in confusione gli automobilisti.

Al primo cambiamento, secondo il mio modesto parere, il traffico era più scorrevole e soprattutto ci si poteva immettere in via Isola Caprera con molta meno difficoltà, ma di colpo ritorna ad essere tutto come prima. Come mai? Forse sono stati i commercianti a voler tornare allo stato precedente?

In tal caso porgo i miei complimenti agli stessi commercianti che hanno chiesto ed immediatamente ottenuto ciò che volevano, ma mi dichiaro deluso perché noi a Santa Chiara abbiamo chiesto più volte di rallentare il traffico per mezzo, ad esempio, di dossi, visto che solo per caso da queste parti si è più volte sfiorata la tragedia, per fortuna solo sfiorata, ma tutto è rimasto ignorato visto che di provvedimenti non ne sono stati presi. Forse non siamo stati capaci di farci ascoltare? O forse non abbiamo voce in capitolo?

Per non parlare della richiesta di uno stralcio di parcheggio riservato richiesto dai dipendenti di Santa Chiara che purtroppo ad oggi hanno le solite due misere possibilità: utilizzare il tagliando valido fino alle 16 per chi ha il turno di pomeriggio e sperare che non passi l’ausiliario del traffico che con una multa ti manda a benedire una giornata di lavoro (o quasi) o vai a piedi in via Secondo Cremonesi (quando si trova il parcheggio) e passi per le vie oscure dei laghi e ti fai la non proprio sicura scalinata del Carmine, che soprattutto per le donne alla sera è un vero e proprio calvario, soprattutto di questi tempi in cui se ne sentono di ogni.

Ringrazio il Cittadino di avermi ospitato nella propria rubrica. Viva i lavoratori tutti, commercianti, e perché no, dipendenti di Santa Chiara.

Cordialissimi saluti,

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