L’iniziativa che compie dieci anni non ha finalità commerciali

Egregio Direttore, chiedo gentilmente di ospitare alcune mie personali riflessioni, nonché opportuni chiarimenti, in ordine agli interventi suscitati dalla manifestazione “I talenti delle donne”. Questa iniziativa, che compie quasi dieci anni ed è entrata a far parte dei tradizionali appuntamenti del territorio con riconoscimenti anche da parte della Regione Lombardia, è stata pensata e realizzata non con finalità commerciali, ma per valorizzare e promuovere la creatività e l’ingegno femminili, offrendo una vetrina alle numerose hobbiste che lavorano tutto l’anno con passione ed impegno per realizzare i loro manufatti che, in occasione dell’edizione estiva ed invernale, hanno la possibilità di presentarli al numeroso pubblico che visita gli stands. Ai “Talenti” hanno più volte trovato ospitalità anche imprese femminili che potevano rappresentare un esempio e uno stimolo alle hobbiste stesse per tramutare il loro lavoro creativo in un’impresa. Infatti, lo scopo del mio Assessorato è proprio quello di dar voce e visibilità al mondo femminile, soprattutto quello sommerso e non rappresentato.I “Talenti delle donne”, manifestazione che realizza da sempre un grande consenso in termini di partecipazione di visitatori, ha trovato in questi anni spazio in vari luoghi della città, attirando pubblico anche in centro città: dalla Piazza della Vittoria al fiume Adda, dal Palazzetto dello Sport al Polo fieristico, variando di volta in volta lo schema della manifestazione, spesso accompagnata con momenti di approfondimento culturale sul lavoro femminile, oltre a quelli ludici e di intrattenimento.Per entrare nel merito delle varie obiezioni avanzate vorrei chiarire che:- quest’anno l’edizione invernale dei “Talenti” non si è tenuta, come negli ultimi due anni, al Polo fieristico di San Grato semplicemente perché non avevamo risorse economiche sufficienti per sostenere i costi di utilizzo della struttura e dell’allestimento. Certo, potevamo dire alle 261 donne che volevano partecipare: “non facciamo niente.... rimettete i vostri lavori nel baule e buone feste a tutte ” - oppure, come abbiamo fatto, accogliere la proposta del Centro Commerciale My Lodi che ha voluto privilegiare le hobbiste del nostro territorio piuttosto che, come ben avrebbe potuto, affidarsi ad organizzazioni esterne specializzate per animare lo spazio del centro commerciale. Tutto ciò, ovviamente, a costi zero per il Comune, compresa la pubblicità che è stata sostenuta dal My Lodi. - Perché 5 domeniche? Semplicemente perché la capienza è di una quarantina di posti e per esaudire le richieste (neanche tutte) si è dovuto necessariamente articolare la manifestazione su più date nelle quali ogni espositrice ha a disposizione una sola domenica. In queste animate discussioni, al di là di ciò che si vorrebbe far apparire, ho comunque apprezzato il fatto che alcune associazioni di categoria hanno ben compreso lo spirito dell’iniziativa. In questi anni di lavoro ho personalmente capito che, quando si organizzano manifestazioni e soprattutto se sono molto partecipate, bisogna mettere in conto possibili reazioni in alcuni casi legittime, e delle quali si è tenuto e si terrà sempre buon conto, ma anche fastidiosi interventi che si rilevano, però, non sempre trasparenti e per nulla disinteressati. Lungi dal voler usurpare deleghe o titoli che non mi competono, vorrei però che non si esagerasse!

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