Rubriche/Lettere
Martedì 12 Gennaio 2016
L’obiettivo della maggioranza era far saltare la commissione
Gentilissimo Direttore,le invio questo scritto con la speranza di condividerlo con la comunità dei lettori. Credo che il buon amministrare inizi dal rispetto verso chi è andato a votare e verso chi continua a monitorare l’operato degli eletti leggendo i giornali. Durante la scorsa riunione della commissione di inchiesta sul lavoro di Angelo Bianchi, i commissari di maggioranza melegnanesi (Forza Italia) hanno «criticato forma e sostanza» della relazione. No, hanno criticato «solo la sostanza»… no, hanno criticato «solo la forma»… anzi no, hanno criticato, ma hanno detto di «non aver letto la relazione»... no, dicono infine «che l’hanno letta e ne faranno una loro».Vecchia politica al potere! Siparietto di commissari di maggioranza che si sono appellati alla pubblicazione di una relazione sui social network. Per evitare di discutere?Premetto che abbiamo preso atto e non condiviso che la bozza di relazione fosse stata pubblicata sul blog di un capogruppo di minoranza prima dell’inizio della commissione. Ma l’obiettivo dei commissari di maggioranza era di far saltare la commissione, aggrappandosi a un gesto condannato da tutti i commissari e strumentalizzandolo. Presa in giro colossale. Avrebbero fatto figura migliore dicendo che non condividevano una sola parola della proposta e che quindi volevano riscriverla o forse farsela riscrivere tutta. Trasparenza e chiarezza nei confronti dei cittadini non prevedono tatticismi politici che ormai hanno davvero rotto le scatole.Quello svolto da Angelo Bianchi è un lavoro richiesto apparentemente non con atti formali, ma solo per volontà verbali di un’amministrazione molto incerta sulle procedure di legge! Professionalmente eccepisco a Bianchi «solamente» una stima del costo di costruzione dei loculi parificata al prezzo di vendita, che ha fatto aumentare di un terzo la stima del totale complessivo dei lavori da realizzare. Controllo dei costi addio… Vorrei che, per quanto è in nostro potere come commissari, le conclusioni della commissione d’inchiesta rispettino il lavoro dei commissari e il mandato di chi ci ha eletti nel consiglio di un Comune della Repubblica Italiana.
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