Lodi: i postini sono scomparsi,

cittadini sempre più indifesi

Attraverso il Cittadino desidero porre una domanda secca al direttore responsabile della distribuzione della posta di Lodi: “Quante volte e in quali giorni dal 1° agosto al 19 agosto è stata fatta regolare distribuzione della posta a viale delle Rimembranze?”. Mi sono interessato alla cosa in quanto amici, ai primi giorni di agosto, mi avevano confermato l’invio di un documento per via raccomandata e mi precisavano che grazie alla tracciabilità sapevano che era già giunto a Lodi. Incuriosito dal ritardo ho preso ad intervistare persone che abitano nella stessa mia via. In gran parte queste persone mi hanno riferito che sì forse il postino non lo avevano visto, ma per loro non era poi così importante. Ho pensato allora che il direttore responsabile ha fatto la scelta giusta: dovendo, per ragioni di ferie del personale (suppongo), decidere dove rarefare il servizio ha scelto bene. Qualcuno mi ha anche detto che la mia raccomandata avrei potuto andare io stesso alla posta a ritirarla!!! Resta la considerazione che se questa è stata la scelta del direttore delle poste responsabile del servizio, pur se indovinata è arbitraria e sancibile in materia di diritto contrattuale. Le poste infatti riscuotono un compenso e in cambio si impegnano ad effettuare un servizio, nelle modalità e nei tempi che esse stesse hanno stabilito. L’altra amara considerazione è quella di constatare ancora una volta lo scarso senso civico di noi cittadini: ci preoccupiamo di un’ingiustizia solo quando ci tocca personalmente, poco c’importa di batterci per quello che in assoluto è giusto o sbagliato rispetto alle regole del convivere civile. Altro che cittadinanza attiva! Lo Stato continua a creare Authority che dovrebbero controllare la correttezza del rapporto contrattuale fra cittadini utenti e grandi aziende che in regime di monopolio od oligopolio (di più non si va) erogano servizi o prodotti ritenuti fondamentali. Ma io non vedo la concreta utilità di queste Authority. Così per le poste come per ferrovie, per l’energia, per i telefoni. Con la globalizzazione poi la tendenza non può che consolidarsi. Lo scenario finale è un cittadino consumatore sempre più indifeso e un’azienda sempre più arrogante.

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