Rubriche/Lettere
Lunedì 12 Dicembre 2011
Ma le insegnanti di sostegno vogliono solo lavori sotto casa?
Ma le insegnanti di sostegno vogliono solo lavori sotto casa?Sono una nonna esasperata non so se dare la colpa alla burocrazia o al menefreghismo delle dirigenze scolastiche, vengo al punto... Sono dieci anni che mio figlio combatte solo perché ha avuto la sfortuna di avere un bambino disabile in quanto a tre mesi è stato colpito da meningite da pneumococco, il calvario dei primi 6 anni è stato tutto sulle spalle dei genitori che hanno dovuto affrontare terapie lunghissime, operazioni all’orecchio per farlo sentire almeno da una parte, non hanno mai chiesto niente finché il bambino ha compiuto 6 anni.
Mia nuora ha cominciato a lavorare perché mio figlio è un semplice operaio e qui i problemi sono diventati doppi, lotte per avere l’insegnante di sostegno quando finalmente arrivano e avviano un programma giusto per il bambino.
L’anno seguente l’insegnante non è più quello, nel giro di 4 anni ne ha cambiati 6 o 7. L’ultima del 2011 addirittura è rimasta 2 mesi perché arrivando da Lodi, secondo lei 40 chilometri sono troppi.
Allora io nella mia ignoranza di quinta elementare, ma queste ragazze che vanno a lamentarsi perché non hanno il lavoro, forse lo vogliono sotto casa? Care signorine, questi bambini non sono giocattoli, questi bambini si affezionano alle persone che li accudiscono, allora spiegatemi, è il lavoro che manca o la voglia di lavorare?
Ai signori dirigenti voglio dire: può darsi, come dicono loro, che la legge permetta queste cose, però penso che abbiano almeno l’autorità di non permettere di lasciare il posto durante l’anno scolastico. Questo è veramente grave, infatti mio nipote in questi giorni non frequenta la scuola.
Spero che queste persone non abbiano mai a trovarsi nelle condizioni dei miei ragazzi che a poco più di vent’anni hanno dovuto, e stanno affrontando, una situazione così difficile. Però la ruota nella vita gira e non si sa dove si ferma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA