
«Alla ricerca del tempo perduto» scriveva Proust. A San Giuliano Milanese , invece, scriviamo, tra le altre cose, «Alla ricerca dello specchio perduto e delle strisce pedonali invisibili» . Da più di un mese ormai, svoltando da Via G. Mazzini, incrocio Via Risorgimento, si può facilmente notare come sia mancante lo specchio parabolico atto a dare visibilità alle macchine che percorrono rispettivamente le due strade in questione. Specchio stesso, atto a scongiurare, o quantomeno diminuire in maniera sostanziale, la possibilità ed il rischio per le autovetture stesse ed i pedoni di incorrere in spiacevoli sinistri, tenuto presente tra l’altro lo stretto angolo che non ne permette la visuale .
Stiamo parlando di un semplice specchio ma ci vuole davvero così tanto per effettuare un intervento di questo tipo? Siamo alle solite!. Così come le strisce pedonali sbiadite dal tempo e costantemente occupate da auto in sosta. Ecco dove i pedoni rischiano. Sembrano banalità, ma dovrebbero essere cose talmente scontate eppure mancano. Tutti saranno pronti poi ad intervenire o fare sterili dichiarazioni in merito quando succederà qualcosa? Ma davvero dobbiamo ogni volta aspettare l’evento dannoso? Sono passati molti giorni, quanto si dovrà ancora attendere affinché si ottemperi a quella che è e dovrebbe essere normale amministrazione?.
Via Risorgimento inizia ad essere davvero stanca di tanta lentezza ed inefficienza.
Per la pace dei residenti: che la prossima volta, da contribuenti, potranno e dovranno confidare in interventi più rapidi. E non affidarsi più alla logica (?) del “meglio tardi che mai”.
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