Caro direttore, sfogliando le carte della banca mi sono accorto che da sei mesi a questa parte non ho pagato il consumo dell’acqua. Quando ho chiesto spiegazioni alla banca, mi è stato detto che la società non ha inviato il rid di pagamento. A quel punto mi sono attivato per cercare di capire cosa fosse successo, così mi sono rivolto agli uffici dell’Astem, dove mi hanno spiegato che oggi è Sal ad occuparsi della gestione dell’acqua. In quell’occasione ho anche scoperto che non ero l’unico ad avere un problema. Ho dovuto perdere tempo tra file e uffici per sentirmi dire che ci sono stati vari cambiamenti e quindi è stato commesso un errore. Non era il caso di inviare una lettera per spiegare quello che stava succedendo? Sarebbe stato molto più corretto. Per risolvere una volta per tutte il problema ho fatto un bonifico pagando l’importo degli ultimi sei mesi. Se Sal fosse stata un’azienda privata e ci fosse stato un direttore, credo che quel direttore sarebbe stato licenziato. Una società come fa a lavorare se non riscuote ogni mese i soldi dai diversi utenti? A questo punto mi sorgono spontanee alcune domande e pure qualche dubbio. Premetto che non sono un esperto dell’argomento e che non ho seguito il dibattito a livello locale. So però che solo qualche mese fa c’è stato un referendum che ha fatto molto discutere.
Se una società pubblica si comporta in questo modo, allora dove sta il vantaggio rispetto a una gestione privata? Io, da semplice cittadino, posso solo constatare che negli ultimi tempi il costo dell’acqua è cresciuto e che l’efficienza degli operatori lascia a desiderare. Credo che chi si trova a gestire una società pubblica possa essere considerato un nostro dipendente, quindi è un nostro diritto esigere trasparenza e chiarezza.
Grazie per la disponibilità, un saluto,
Sergio Guarneri
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