Negozi aperti 24 ore su 24, è una tragedia annunciata

Ci siamo svegliati il primo dell’anno e abbiamo letto la fantastica notizia che i supermercati e i negozi anche nel nostro territorio saranno aperti sempre, così come ha permesso la manovra Monti eliminando qualsiasi regola esistente nel settore. Una tragedia annunciata e non mi resta che recitare una frase del segretario generale Cisl, Mario Uccellini, quando ha scritto sul nostro inserto qualche settimana fa “CARO PROFESSOR MONTI, NOI NON CI STIAMO!”Non ci stiamo noi della Cisl e della mia categoria in particolare visto che segue da vicino il commercio e tutte le problematiche ad esso connesso: non ci appartiene una cultura che vuole vendere e acquistare ventiquattr’ore su ventiquattro, trecentosessantacinque giorni l’anno. Noi sosteniamo il tempo di lavoro e il tempo della famiglia, ci battiamo per trovare soluzioni per armonizzare questi due tempi, crediamo fermamente che ci siano giorni “sacri”, non solo nel senso religioso, in cui tutti i membri della famiglia si debbano fermare e stare insieme, costruiscano valore, si dedichino al loro nucleo, alle amicizie, al divertimento.Per quale famiglia tifa il decreto Monti? Quali parti sociali, cattoliche e non, sono disposte ad esporsi per lottare con noi contro il tentativo di frantumare le famiglie?Ma non siamo solo moralisti, noi sindacalisti Cisl, abbiamo a cuore anche il benessere delle aziende che danno occupazione seria, non quella gonfiata e finta di molti supermercati, fatta di falsi stagisti e finti apprendisti: quella vera delle piccole aziende all’interno delle gallerie dei centri commerciali e dei piccoli negozi di vicinato nelle città e nei paesi che non potranno sostenere i costi delle aperture selvagge e si troveranno costrette a chiudere la saracinesca: è questa l’occupazione promessa dalla liberalizzazione o non si tratta piuttosto di ulteriore disoccupazione, più silenziosa, fatta di piccoli numeri poco rumorosi, di insegne poco note e poco pubblicizzate che si spengono nell’anonimato?Non ci serve questa manovra, non fa parte di un più ampio piano di sviluppo, non incentiva l’occupazione giovanile, non aiuta le aziende a fare nuove assunzioni, non tiene conto delle diversità dei singoli territori togliendo alle regioni il potere di governare una materia tanto delicata. E non ci vengano ad ingannare con false promesse di nuova occupazione: non avranno più guadagno con queste aperture e tireranno il collo ai dipendenti in forza con turni assurdi, spezzettati all’inverosimile, con dieci o più giorni filati di lavoro senza riposo...Quali associazioni datoriali sono pronte a scendere in campo con noi per salvaguardare quelle piccole aziende ancora sane e rispettose di leggi e contratti che stanno per essere sbranate dal libero mercato senza regole?Infine un appello alle nostre buone e sane abitudini da cittadini e lavoratori comuni: che senso ha andare a fare la spesa la domenica e innervosirsi anche in un giorno di riposo, o peggio ancora, alle undici di sera, quando mille confortevoli alternative ci possono appagare. Perché non continuare a fare la spesa della settimana al sabato o in qualsiasi altro giorno della settimana in orari diurni e goderci il riposo serale e festivo tra le nostre mure domestiche o al cinema, o a teatro, o con gli amici al bar.... In quanti siete disposti a sfidare il professor Monti e a boicottare le aperture selvagge, impossessandovi di nuovo del vostro tempo libero, evitando a centinaia di uomini e donne impiegati nel settore del commercio di sacrificarsi inutilmente perché questa manovra porterà solo a ulteriori chiusure?Per quanto ci riguarda noi della Fisascat Cisl a tutti i livelli saremo propositivi e metteremo in campo qualsiasi strategia per contrastare questa nuova ondata di follia a tutela dei lavoratori, delle aziende e dei valori che ci contraddistinguono.

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