Nessuno esulti,così si limita la libertà di educazione

Stimato direttore, chiedo ospitalità sul suo giornale per fare chiarezza in merito all’articolo pubblicato in data odierna relativo alla scuola dell’infanzia statale in Crespiatica.La Fism ha seguito impotente la vicenda che ha condotto alla chiusura della scuola parrocchiale che per oltre 50 anni ha offerto il suo servizio al paese e da 20 anni svolgeva la sua attività nell’edificio di proprietà comunale.L’attuale assessore all’istruzione signora Ogliari che nelle due passate legislature ha ricoperto la carica di sindaco ha sempre evidenziato nel suo programma la volontà di statalizzare la scuola dell’infanzia e se è vero che la parrocchia aveva difficoltà economiche ( situazione comune purtroppo a tutte le scuole paritarie) è anche vero che la volontà politica non è stata quella di provvedere al superamento di questa situazione, anzi. L’Amministrazione erogava un contributo al diritto allo studio di circa 35.000 euro annuali ; questo era il costo complessivo a carico delle casse comunali. Oggi a suo carico ci sono 2 insegnanti, le bidelle, i costi di gestione ( acqua-luce-gas-riscaldamento-telefono) oltre al costo mensa . Qual è l’impegno economico ?Il Ministero erogava alla scuola un contributo di circa 25mila euro. Oggi a suo carico (cioè di tutti noi) ha il costo di due insegnanti. A quanto ammonta?Si può obiettare che oggi le famiglie non pagano la retta di frequenza. Vero,il costo è “spalmato “ su tutta la popolazione di Crespiatica, ma questo risultato si poteva raggiungere anche consentendo il proseguimento del servizio che con tanta abnegazione e competenza hanno svolto in questi anni le insegnanti (oggi disoccupate) e tutto il personale; bastava adeguare il “ diritto allo studio”.Con grande amarezza devo constatare che nonostante le scuole paritarie cattoliche siano inserite nel Sistema Nazione d’Istruzione, ci sono ancora steccati ideologici che subdolamente agiscono per far scomparire la loro presenza.Nessuno esulti per questo risultato, quando i politici agiscono per limitare la libertà di educazione (magari adducendo a difficoltà economiche), è una grande sconfitta per tutti.

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