Caro concittadino Luca Carioni, rispondo alla Sua lettera apparsa sul quotidiano “Il Cittadino” del 26 maggio precisando peraltro quanto già comunicatoLe telefonicamente in data di venerdì 22 maggio u.s. e che comunque al termine di tale conversazione ritenevo conclusa la questione.A maggior chiarimento torno ad evidenziarLe quanto già illustratoLe:1. Da anni il Comune di Abbadia Cerreto ha affidato il servizio di gestione del Cimitero, compresa la gestione della illuminazione votiva ad un soggetto esterno.2. A fronte di tale scelta il concessionario del servizio gestisce in autonomia lo stesso, provvedendo annualmente all’emissione delle bollette relative al pagamento delle lampade cimiteriali. Decorso infruttuosamente il termine di scadenza previsto per il saldo, la società provvede all’invio di solleciti e, qualora, anche questa attività non abbia successo, un anno dopo la scadenza originaria, senza ulteriore avviso provvede a disattivare il servizio.3. All’atto di pagamento, il gestore, senza ulteriori costi provvede a riattivare il servizio.Quanto sopra è peraltro confermato nel Suo caso: emissione bolletta per l’anno 2014 (maggio 2014-giugno 2015), scadenza di pagamento 09/06/2014; sollecito di pagamento luglio 2014, data dell’avvenuto pagamento 22/05/2015, riattivazione del servizio 25/05/2015.Mi sono premurata personalmente di verificare la situazione che La riguarda avendo conferma dal gestore del servizio di quanto sopra espostoLe.Risulta pertanto evidente che nessun “Fantomatico groviglio burocratico” è accaduto e probabilmente quanto successo è riconducibile semplicemente ad una Sua dimenticanza.Mi preme sottolineare che quanto accaduto nulla ha a che vedere con “una mancanza di rispetto” nei confronti di Don Angelo Carioni, verso il quale, pur non avendo avuto il piacere di conoscerlo personalmente, esprimo stima e ammirazione per il suo operato; mi rammarico che si sia arrivati ad una strumentalizzazione di una figura di tale rilievo, quale è stata Don Angelo, per una vicenda del tutto personale.Come più volte ribadito riconfermo la più ampia disponibilità ad un confronto civile e costruttivo con chiunque ne abbia la necessità, nelle sedi opportune.
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