Egregio direttore, con questo intervento vorremmo porre l’attenzione su un tema che finora ha trovato poco spazio all’interno della campagna elettorale di S. Angelo Lodigiano, ovvero il tema della “sorte” delle Scuole dell’Infanzia Paritarie. Vorremmo partire riportando esattamente di seguito le proposte su questo argomento desunte dai vari programmi che i candidati alla carica di Sindaco del Comune di S. Angelo hanno depositato qualche settimana fa in Comune come prevede la legge.Carlin: “Impegno alla istituzione di una commissione atta a valutare la fattibilità della scuola dell’infanzia statale pubblica”Cerioli: “Sostenere con convinzione la nascita di una scuola materna statale come offerta di un servizio pubblico primario”Devecchi: “Istituzione della scuola dell’infanzia statale (…) per garantire a tutti il diritto all’istruzione ed un percorso formativo scolastico continuativo”.Pozzi: “Proseguire l’iter istitutivo di una scuola dell’infanzia comunale, valutandone la sostenibilità economica, avendo anche ben presenti le rilevanti esigenze sociali”.Villa: “Intervenire compatibilmente con le risorse a disposizione sulle Scuole Materne già presenti sul territorio, da sempre punti di riferimento per i nostri piccoli, con aumento graduale dei contributi”Vitale: “Consideriamo la necessità di offrire alle famiglie la possibilità di scegliere tra scuola pubblica e scuola privata. Istituiremo quindi, a seguito dell’individuazione di una struttura adeguata, una scuola materna comunale come più volte richiesto alle precedenti amministrazioni”.Onestamente ci stupisce come tutti i candidati, tranne il candidato sindaco Villa, prestino poca attenzione verso le Scuole Paritarie. Noi infatti riteniamo che un paese civile si fondi sull’istruzione dei propri figli e che questa parta dalle scuole materne, che in Italia, paese democratico, hanno la fortuna di non dover essere per forza statali. Questa scelta democratica operata dai nostri padri costituenti si è tradotta nella possibilità di avere un sistema di istruzione integrato, nel quale convivono scuole pubbliche, scuole paritarie e scuole private.Ci piacerebbe che non solo il candidato Villa, ma anche tutti gli altri avessero la sensibilità di riconoscere il ruolo svolto dalle Scuole Paritarie di S. Angelo e sostenessero con energia e convinzione queste istituzioni. Ci auguriamo e auspichiamo fortemente che la scelta di non prevedere aiuti e sostegno alle Scuole Paritarie non si traduca, una volta eletti, in scelte miopi o sciagurate da parte delle forze politiche che portino a disperdere il lavoro finora svolto dalle insegnanti e da tutto il personale (con riflessi anche occupazionali) o ancor più a dissipare il patrimonio di storia, valori cristiani e tradizioni locali che le Scuole Paritarie hanno da sempre rappresentato per la nostra S. Angelo. Pensiamo infatti che una scuola pubblica possa costare molto in termini economici alle casse del comune e di fatto contribuirebbe a frantumare sempre più la nostra città in bambini di serie A (ricchi) e bambini di serie B (poveri e magari immigrati), alla faccia dell’integrazione di cui questa città ha tremendamente bisogno. Al contrario siamo fermamente convinti che le Scuole Paritarie possano continuare a offrire un servizio eccellente al prezzo più basso possibile a tutte le famiglie di Sant’Angelo, garantendo una forte attenzione alle famiglie in difficoltà economica (come è stato fatto in questi mesi), e concordiamo con chi pensa che si possa trovare, nelle “pieghe del bilancio” comunale, quella somma che permetterebbe di garantire ciò a tutti i bambini di questa città.
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