Buongiorno, siamo un gruppo di genitori che regolarmente accompagnano i figli alla scuola di Brembio e attendono con loro fuori dai cancelli l’orario di apertura che corrisponde al suono della campanella alle 8,30. E in una mattina come questa (16-03-2011), dove si doveva cercare un riparo da pioggia e vento, dove l’ombrello fa ben poco vedere che qualcuno entra tranquillamente alle 8,15 col vantaggio di non bagnarsi e vedere auto del comune parcheggiate davanti ai cancelli dell’entrata della scuola elementare, alcuni genitori si sono chiesti se la legge è veramente uguale per tutti o solo per alcuni, se basta avere un nonno o un papà o chicchessia per avere il privilegio di entrare al caldo e all’asciutto prima della campanella, tutto questo alla presenza del vicesindaco e quando ci si sente dire dalla bidella che non è l’orario per aprire. Ci è stato detto che non si può sostare sotto l’androne della scuola per questioni di regolamento e sicurezza, e dov’era la sicurezza quando l’auto del comune sostava davanti al cancello di entrata? Mi è sorta un’altra domanda, perché non c’è il cartello di passo carraio e quindi relativo divieto di sosta? Motivo in più per esserci visto che è un’uscita di un edificio pubblico usato in prevalenza da bambini. Non è la prima volta che capitano questi episodi, non è corretto nei confronti dei bambini che devono aspettare e vedono queste differenze. La legge con le sue regole deve essere rispettata in egual modo da chiunque, ma non è così, alcuni ci possono passare sopra. Perché sprecare fogli bianchi per scrivere regolamenti o patti che vengono regolarmente sottoscritti e firmati dai genitori se poi non vengono rispettati? Ma la questione che mi ha portato a scrivere questa riflessione come genitore è sentirsi chiedere « perchè lei entra e noi non possiamo? Piove forte». Forse a questa domanda dovrebbe essere qualcun altro a rispondere perché io come genitore non saprei che risposta dare.
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