Grazie direttore per la possibilità che mi offre di commentare l’articolo apparso sul suo giornale in data 6 Febbraio dal titolo «Sgrida il padrone di un cane.....». Ho letto infatti sul quotidiano “il Giorno” in data 5 Febbraio 2012, poi su “ Il Cittadino” di lunedi 6 febbraio che il signor Claudio Trezzani è stato aggredito da una persona per averlo rimproverato per aver permesso ai suoi cani di scorrazzare liberamente all’interno dei giardini pubblici di viale IV novembre. Premetto che alla prima parte dell’episodio non ero presente. Lo ero invece, a poca distanza dai due, quando il Sig. Trezzani, con insistenza, invadenza e maleducazione inveiva contro questa persona, provocandola, invitandola più volte a fermarsi per far sì che lui potesse fotografare l’autore e i suoi cani. Infastidito, ed alle prese con i guinzagli dei suoi cani, il signore ha mosso un braccio per allontanare il sig. Trezzani, causandogli una caduta involontaria della macchina fotografica. Successivamente lo stesso Trezzani, urlando, si guardava in giro con l’intenzione di scorgere qualche testimone dell’accaduto. L’altra persona, allarmata da tale atteggiamento, scorgeva in quell’istante il passaggio di una autovettura delle forze dell’ordine (Polizia Stradale) che fermandosi all’invito, constatava l’accaduto e chiamava i colleghi del 113, poi intervenuti. Ho preferito soprassedere in quanto conoscevo già l’individuo per un altro episodio simile, avvenuto davanti al Duomo con un clochard, che da tempo sosta per raccogliere la carità della gente che entra in chiesa.Infatti, ricordo che circa due mesi fa, dinnanzi al Duomo, si è presentato il sig.Trezzani, sempre prontamente munito di macchina fotografica e, senza chiedere il permesso al clochard pretende di scattare delle foto; il malcapitato, con un linguaggio misto italiano e francese (è di origine francese) lo invita a non continuare. Trezzani risponde al clochard «io faccio quel c... che voglio, tu devi solo stare zitto, zitto» . Tra i due nasce un alterco e, dopo che il Trezzani si era messo nuovamente in posizione di scatto, il clochard allunga il braccio per prendergli la macchina fotografica. Ne scaturiva una rissa con vie di fatto. Giunta sul luogo la pubblica sicurezza , lo stesso Trezzani indicando la mia finestra (ho l’ufficio proprio a fianco al Duomo) riferiva ai poliziotti che lui era stato aggredito e che io ne ero testimone - cosa che invece ho deciso di non sostenere e di questo fatto ci sarà sicuramente traccia nei verbali della Pubblica Sicurezza. Ho preferito tralasciare la cosa. Certo che se avessi dovuto schierarmi non l’avrei certamente fatto a favore del Trezzani. Di questo, il Trezzani ha prontamente informato gli organi di stampa e come leggo, recandosi volutamente all’ospedale per farsi emettere qualche giorno di prognosi. E’ mia intenzione , quindi, citare questi 2 casi, di cui sono testimone oculare, per spiegare chi è questa persona, che persevera in provocazioni contro chicchessia, senza farsi i c.... suoi.Inviterei pertanto il Sig. Trezzani a cambiare atteggiamento verso gli altri e invece di andare in giro a fotografare situazioni o persone che non gradiscono essere fotografati (Corona ne sa qualcosa riguardo la privacy) vada a fotografare la nostra campagna oppure rimanga in casa ad approfondire i suoi studi sul sassofono, sfidando la pazienza e la tolleranza dei suoi vicini. E se mi legge, mi creda Sig. Trezzani, è un momento di diffusa tensione, c’è bisogno di più tolleranza, non vada in giro ad esasperare la gente, perché, da buon lodigiano, le dico che prima o poi incontrerà, parafrasando il nostro caro dialetto, «quei del furmag» , che sicuramente non perderanno l’occasione di darle una grattata. Se l’ha capita bene, diversamente continui pure così. Sarà qualcun altro a fargliela capire.
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