Pur nel doveroso rispetto dell’opinione espressa da Lav e Amici Animali Onlus e garantendo il pieno esercizio del diritto di manifestazione, devo ribadire che l’amministrazione comunale non revocherà il divieto di ingresso dei cani nelle aree verdi pubbliche presso le quali tale divieto è stato disposto, in particolare i giardini “Federico Barbarossa”. Le ragioni di questa scelta sono già state ampiamente illustrate e motivate in passato e nel frattempo non sono venute meno: riteniamo infatti che la presenza dei cani sia incompatibile con le caratteristiche di queste aree, frequentate prevalentemente da anziani e famiglie con bambini, ed allestite in modo che il manto erboso non costituisca un semplice elemento di arredo, ma resti calpestabile per poter essere fruito. Se tutti i proprietari di cani (o quantomeno la grande maggioranza) si attenessero a comportamenti corretti, tenendo gli animali al guinzaglio, facendo loro indossare la museruola e premurandosi di raccoglierne le deiezioni, il divieto non sarebbe necessario, ma purtroppo l’esperienza quotidiana dimostra che siamo ancora lontani da un adeguato livello di educazione e rispetto del patrimonio pubblico e del diritto degli altri a fruire di spazi puliti e sicuri. Peraltro, proprio i giardini del passeggio, prima della radicale opera di riqualificazione realizzata tra il 2008 ed il 2010, rappresentavano una inequivocabile testimonianza degli effetti negativi di questa maleducazione, al punto di essere diventati una vera e propria latrina per cani: ora che sono stati restituiti alla città e sono tornati ad essere un luogo di socializzazione apprezzato e frequentato da tante persone, non pare il caso di fare un passo indietro. Quanto ai pronunciamenti di alcuni Tar contro analoghi divieti ricordati da Lav e Amici Animali, qualora anche i provvedimenti assunti in materia dal Comune di Lodi fossero sottoposti all’esame della giustizia amministrativa e venissero censurati, l’amministrazione si adeguerà, ma sino ad allora il divieto non verrà revocato. Infine, sottolineando come la sensibilità dell’amministrazione comunale nei confronti delle esigenze dei cani e dei loro proprietari sia testimoniata dall’esistenza in città di quattro aree riservate per lo “sgambamento” (in via Gandini, via Tortini, presso il Parco dell’Amicizia di via Don Minzoni e presso il Parco delle Caselle), segnalo che altre due saranno prossimamente allestite in via Pergolesi e presso il Parco Isolabella.
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