Abbiamo letto l’articolo apparso in prima pagina su “Il Cittadino” del 21 luglio 2017 e ci risulta spontaneo esprimere alcuni appunti ragionati, poiché riteniamo importante informare in modo corretto i cittadini che vogliono presentare un’osservazione al progetto. Vogliamo premettere che gli elaborati finali sono il risultato di un lungo percorso maturato da alcuni anni, che è stato controllato e vagliato in tutte le sue fasi dall’ufficio tecnico del comune di Lodi ed ha seguito un percorso urbanistico previsto dalla normativa.
In primo luogo ci sembra giusto sottolineare che l’area, di complessivi 22.825 mq, è destinata a “Tessuto per attività terziario-commerciali-ricettive” a partire dall’approvazione del Piano di Governo del Territorio dell’agosto 2011 e fa riferimento all’art. 39 del Piano delle Regole.
La superficie realizzabile in base al PGT è pari a mq 22.825 mentre nel progetto presentato viene realizzata una superficie pari a meno di un terzo del previsto e di conseguenza il carico viabilistico è ridotto rispetto alle previsioni massime del Piano.
Per quanto riguarda la viabilità prevista dal progetto, il consulente che si è occupato della relazione sul traffico ha analizzato i movimenti delle auto nella zona interessata dall’intervento e nell’intorno con le intersezioni coinvolte nelle varie ore della giornata. Il progetto rispecchia le considerazioni tratte dall’analisi e dalla competenza del professionista che ha redatto tale studio, oltre al fatto che è evidente che la media struttura di vendita, che occuperà la nuova struttura, è esistente e quindi si tratta di un trasferimento nell’ambito della stessa zona.
La viabilità dell’intero quartiere è penalizzata inoltre dal senso unico di via del Sandone che obbliga tutti coloro che abitano nell’intorno del Chiosino e che si dirigono verso l’esterno della città, a gravitare sull’immissione in tangenziale di viale Pavia. Ci si augura che, con l’inizio dell’attività della nuova Università tale problema trovi una soluzione; Inoltre la progettazione ha tenuto conto di un futuro accesso all’area e alle attività commerciali e di ristorazione direttamente dalla tangenziale, di cui si attende un parere da parte di Anas.
Per quanto riguarda il collegamento pedonale riservato ai cittadini residenti nel quartiere Albarola che vorranno raggiungere il nuovo punto vendita è previsto nel progetto, compresi anche i costi di realizzazione, la creazione del marciapiede mancante lungo viale Europa che permetterà ai pedoni un collegamento agevole;
Le realizzazione della pista ciclabile in viale Pavia è molto importante in quanto si tratta della prosecuzione di uno degli assi ciclabili più importanti di Lodi, attualmente interrotta in corrispondenza del sagrato della Chiesa di San Fereolo.
La progettazione ha analizzato e quantificato alcuni interventi strutturali necessari per la sua attuazione ed altri meno impegnativi, ed è questo il ruolo del nostro mestiere quando affronta e risolve ogni ostacolo, e nel nostro caso è giunta a completare un significativo asse di collegamento con la città.
Il nostro obbiettivo come progettiste è interpretare questo luogo, votato ad attività commerciali e di intrattenimento vista la sua posizione ed accessibilità, ed “aprirlo” all’intorno come una cerniera che diventi motore empatico delle energie positive del quartiere. E’ un’area che deve essere attraversata e vissuta come parte ed estensione della città e non come un violento inserimento urbanistico.
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