Non sarebbe stata fantapolitica trovare l’accordo con la Lega

Per molti queste elezioni amministrative costituiscono una vera sorpresa a Codogno quanto alle modalità con le quali si svolgono: sei liste sono veramente tante, anzi troppe e non si comprende se questa frenesia dimostri un rinnovato entusiasmo politico, in buona parte dovuto alle ultime generazioni o se sia frutto di qualche errore. Proviamo, utilizzando le mie conoscenze, a fare qualche verifica sul centro destra.È nata una querelle fra la Lega, componente dell’attuale amministrazione di maggioranza e l’assessore Vanelli che l’ha attaccata pubblicamente in consiglio comunale per argomenti che qui non interessano se non per il contenuto della polemica in sé che ne è seguita. Secondo l’accusa, la Lega dominerebbe il PdL componente della maggioranza insieme all’Udc, per cui ne risentirebbe l’autonomia del governo nel quale predominerebbero le decisioni volute dal partito di Bossi e resterebbero in subordine i legittimi desideri del partito di Berlusconi: quindi, gli assessori Vanelli e Grazioli (al loro terzo mandato) non ci stanno (più) e se ne vanno formando una propria lista, perché intendono operare nell’interesse di Codogno (anziché da semplici cittadini), quale candidato sindaco in sostituzione di Dossena l’una e come compartecipe quale vice-sindaco l’altro. Dal canto suo la Lega, in seguito a ragionamenti esclusivamente suoi, non accetta più quale candidato Sindaco Dossena e chiede, per mantenere l’alleanza con il Pdl, non l’accettazione di un suo candidato (si badi bene), ma la sottoposizione alla sua scelta, di candidati alternativi proposti dal Pdl. Niente da fare, perché i berlusconiani, divenuti nella fattispecie larussiani di ferro dai quali si fanno prevalere, insistono per… o Dossena o…morte…con la conseguenza della tripla spaccatura del centro destra: Pdl, Lega e Vanelliani (Vanelli, Grazioli e Co.).E siamo così arrivati ai giorni nostri, nei quali, secondo gli osservatori più attenti (ma, per il vero, ci vuole poco) il centro-destra rischia la disfatta e, quindi, di mandare, quasi, in rovina quindici anni di buona amministrazione. Se così sarà, e lo diciamo apposta per essere smentiti e per introdurre nel dibattito un po’ di scaramanzia, qualcuno dovrebbe fuggire sui Pirenei (a Lourdes ad esempio, se non suonasse irriverente, ma, ahimè, calzante), perché ne sarebbe responsabile.Chi? Di solito il redde rationem si fa dopo i risultati elettorali perché è più facile e, soprattutto, non li si vuole influenzare negativamente. Ma io so di non correre questo rischio, perché a Codogno, la voce che il centro-destra sia in pericolo è ormai così diffusa, che non mi pongo dilemmi anzi, forse, l’esporre pubblicamente il problema può contribuire ad esorcizzarlo se non per ora, per il futuro, con l’aiuto di una fredda e cruda analisi che renderebbe più facile l’individuazione delle colpe (dalla ricerca delle quali eravamo qui partiti).Perciò valutiamo alcune ipotesi: a) se la Vanelli non avesse attaccato pubblicamente la Lega; b) se la Lega non avesse preteso di cambiare Dossena con un altro candidato o se il Pdl non avesse preteso di mantenere Dossena; c) se il Pdl avesse mantenuto la presunta subalternità alla Lega.Nel caso a) le cose non sarebbero cambiate, come nel caso c).Resta, invece, come critico e irrisolvibile, il caso b), cioè voler mantenere… Dossena o… soluzione che spacca il centro destra in due parti, prescindendo dall’ulteriore distacco di Vanelli-Grazioli e Co. Quindi, non è difficile ravvisare l’origine dei guai e cioè la loro dipendenza dalle soluzioni politiche a livello regionale e provinciale alle quali i nostri responsabili locali si sono rivelati incapaci di resistere. Nel senso che hanno ritenuto di obbedire all’imposizione di mantenere candidato Dossena provocando la rottura dalla Lega, benché non fosse un tentativo da considerarsi disperato quello di riagganciare, in un quadro come sopra modificato e alternativo, qualche altro nominativo che sicuramente sussisteva nel Pdl o nella società civile come idoneo ad essere gradito e così risolvere l’empasse in senso favorevole E questa non sarebbe stata fantapolitica, ma politica… reale e, soprattutto, possibile, salvo, lo ripeto, essere incapaci di trasgredire, contro l’interesse di Codogno, le imposizioni che cadono dall’alto e finalizzate a perseguire obbiettivi secondari.Ora è troppo tardi e speriamo che a Codogno sia di aiuto la sorte (per un ulteriore sostegno non è proprio il caso di rivolgersi altrove).

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