Nelle ultime quattro settimane sono stati cancellati d’un colpo tre anni di bugie, di omissioni e di rimozioni sulla realtà dei nostri conti pubblici e sulla crisi economica che attraversiamo.
Tre anni durante i quali a più riprese il capo del governo ed i suoi ministri, a dispetto di quanto sostenevano imprenditori e sindacati ed ancor più a dispetto della realtà, hanno dichiarato a più riprese che la crisi non ci fosse. Come dimenticare, fra le altre, la derisione e lo scetticismo di esponenti della maggioranza di governo nei confronti dell’iniziativa del cardinale Tettamanzi a sostegno delle famiglie colpite dai licenziamenti?
Nel giro di un mese noi italiani abbiamo assistito e subiamo decisioni economiche pesantissime (ticket sanitari, aumenti della benzina, aumenti di altri servizi,nuove tasse,tagli di servizi pubblici) per far fronte appunto alla crisi e per sistemare il pesantissimo - e ben noto da tempo- debito pubblico del nostro Paese.
Non è detto che i tagli di spesa messi in campo dal governo - al di là della loro giustezza - saranno efficaci e daranno la certezza del raggiungimento degli obiettivi prefigurati, perché ci sono delle misure - come sempre,purtroppo in Italia - quali la riduzione delle province - che scatteranno fra tre anni, se tutto va bene: mentre nel frattempo i cittadini cominceranno a pagare di tasca propria. Non parliamo poi delle festività laiche soppresse (tre in un anno - 25 aprile, 1° Maggio e 2 Giugno) che dovrebbero ridicolmente rilanciare la produzione industriale.
Ciò che sta accadendo dimostra il fallimento della politica del centrodestra di questi 17 anni. Basti riandare con la memoria a tutti gli slogan che hanno accompagnato le campagne elettorali leghiste e berlusconiane dal 1994 al 2008, per rendersi conto che questi sono stati gli anni di un grande bluff nei confronti degli italiani perché in questi 17 anni i nodi economici – pesante debito pubblico,scarsa crescita economica,alta disoccupazione,precarietà nel lavoro- non sono mai stati sciolti . Scarsa capacità ? Forse. Mancanza di volontà? Sicuramente. Il centrodestra, inteso come asse politico Lega-Berlusconi ha rivelato tutta la propria inadeguatezza ad affrontare i veri temi dello sviluppo economico del nostro Paese; troppo preso nei giochini bossiani del federalismo - che oggi dimostra la sua ridicolaggine di fronte alla catastrofe economica - e nel fumo gettato negli occhi con lo spauracchio dell’immigrazione; nelle fregole di Berlusconi e dei suoi sudditi di occuparsi solo di personali problemi giudiziari.
Lega e Berlusconi incarnano la vera casta: non vogliono toccare i privilegi parlamentari e ridurre il numero dei deputati e dei senatori. Quel che costa in un mese un onorevole costano in un anno tutti gli amministratori di uno dei comuni che si vogliono abolire.
Con ciò non voglio sostenere che tutti non si debba essere chiamati a fare sforzi e sacrifici per rimetter a posto la nostra traballante barchetta, ma i prima di chiedere ai “soliti noti” di sobbarcarsi ancora una volta la salvezza dell’Italia i primi a dare un segnale dovrebbero essere i parlamentari e le forze politiche. Dico queste cose non per spirito antipolitico,ma perché i primi a dare un segnale di sobrietà e di sacrificio dovrebbero essere coloro che chiedono al paese un onere economico non indifferente.
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