Ora il sindaco Dompè prenda atto del proprio fallimento

Gentile direttore, colgo l’occasione dello spazio da lei gentilmente concesso ai lettori per fornire alcune precisazioni sulle ultime esternazioni del Sindaco Dompè che ha definito una “caporetto” delle minoranze l’essere riuscito a far passare una delibera in Consiglio Comunale in seconda convocazione, quando è necessario un numero di presenze molto ridotto, non essendoci riuscito prima perché non ha più una maggioranza. Anziché prendere atto del suo fallimento, cerca sempre di trovare qualcuno cui addossare le colpe delle sue scelte e dei suoi comportamenti. L‘aver chiuso il centro sportivo per mancanza della delibera di conferma della gestione ad ACS il giorno primo febbraio, quando per l’intero mese di gennaio l’attività era proseguita senza un provvedimento valido, è un vero e proprio atto demagogico, particolarmente grave perché non ha tenuto conto delle difficoltà causate agli utenti e alle Associazioni che gestiscono le attività sportive nel centro. E’ la seconda volta che il centro viene chiuso durante l’Amministrazione Dompè; cosa mai avvenuta prima nonostante le responsabilità che continuamente il Sindaco addebita alle amministrazioni precedenti. Al di là delle fantasiose ricostruzioni del passato, non abbiamo ancora sentito – in oltre quattro anni – una proposta, seria, organica, basata su analisi e dati certi, e soprattutto sostenibile. Ora non si limita ad informare che l’Ufficio Tecnico ha ottenuto la certificazione dei vigili del fuoco per il Cinema-Teatro Troisi, notizia certamente di interesse dei cittadini, ma aggiunge che la sua Amministrazione ha dovuto intervenire per mettere a posto “uno dei tanti lasciti” della mia Amministrazione, affermando che l’inaugurazione del Cinema nel 1998 è avvenuta senza una certificazione fondamentale. Posso senz’altro affermare che quando è stato inaugurato il Cinema, il Comune era in possesso della documentazione necessaria e che si è tenuta in mia presenza la riunione della Commissione di Vigilanza per i locali di pubblico spettacolo (a cui partecipano anche i Vigili del Fuoco) e che il funzionamento del cinema è stato regolarmente autorizzato. Documentazione che so essere stata aggiornata quando, sotto l’Amministrazione Taverniti, si è aperta la seconda sala.Forse il Sindaco Dompè, nella sua scarsa conoscenza delle pratiche burocratiche, non sa che per l’ottenimento del certificato prevenzione incendi è previsto l’inoltro della richiesta, in attesa che i Vigili del fuoco effettuino sopralluoghi e rilascino, anche dopo anni, la certificazione e che è espressamente previsto che nel frattempo l’attività possa essere svolta se la Commissione di Vigilanza si è espressa favorevolmente. Senza dilungarmi sulla questione, vi è un’altra considerazione che riguarda le competenze: alcune sono degli Amministratori altre dei funzionari e ciascuno deve svolgere le proprie. In questi anni il Sindaco Dompè ci ha abituato a confondere gli ambiti, a sostituire i funzionari quando non ritengono attuabili le sue impostazioni, ma soprattutto ad una totale mancanza di linee politiche programmatiche. Sarà interessante fare una disamina di quanto poco – se non nulla - dei contenuti del suo programma di governo è stato attuato, di come quelli che considera grandi risultati del suo operato si ripercuotono in danni per la collettività (basti pensare ai costi che ha sopportato e sopporterà la città per le modalità con le quali ha condotto la questione del centro sportivo di Via Caviaga).Un ultimo accenno riguarda il continuo addebito agli amministratori precedenti della necessità di intervenire sulle scuole, sulle strade e comunque sul patrimonio cittadino. Chiunque di noi è proprietario di casa sa che il passare degli anni richiede manutenzioni costanti se non si vuole correre il rischio di un deperimento totale. Vorrei ricordare che nel 1996 furono spesi più di 10 miliardi di lire per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, secondo le norme allora vigenti; nel frattempo sono passati oltre 15 anni e sono intervenute nuove disposizioni: è ovvio che si sia dovuto provvedere! Non basta fare le strade, serve la costante manutenzione: in questi 5 anni quante strade ha realizzato questa Amministrazione, quanta manutenzione ha fatto? Ho cessato il mio mandato nella primavera del 2002 e non intendo riprendere ciò che è stato fatto. Certamente è sotto gli occhi di tutti quanto non è stato fatto – o è stato disfatto - in questi 5 anni e non solo per le infrastrutture ma anche in termini di servizi. Credo sia abbastanza ridicolo continuare a parlare di 10 anni fa e non di questi ultimi 5 anni. Mi sia consentita infine una “tirata d’orecchi” a chi ha redatto l’articolo uscito sabato sul suo quotidiano: a fronte di un aperto attacco personale contenuto nel comunicato stampa del Sindaco Dompè, infatti, non si è ritenuto opportuno sentire anche la controparte; oltre ad assicurare par condicio, si sarebbe contribuito a fornire un’informazione completa. Cordiali saluti.

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