Paolo lascia nello sport un vuoto difficilmente colmabile

Egr. Direttore, vorrei esprimere, attraverso il quotidiano da Lei diretto, la mia infinita gratitudine e il mio più sincero affetto nei confronti di Paolo Curti, attaccante talentuoso lodigiano, che domenica 13/05/2012, ha deciso di smettere con il calcio giocato. Il destino e un po’ di fortuna, hanno voluto che io fossi presente all’esordio di Paolo nel Fanfulla, come compagno di squadra, allenatore del S. Angelo Lodigiano, in serie D, quando stabilì il suo maggior numero di reti in quella categoria (24), all’ultima partita in casa disputata in casa alla Dossenina (3 goal fatti) e alla sua ultima partita in trasferta (3 goal). Il destino ha voluto che Paolo smettesse nel giorno dell’addio di Del Piero alla Juve, stessi colori, un’ intelligenza sopra alla media in questo sport, entrambi inimitabili e straordinari.

Per Paolo, il goal non era un’ossessione, non è mai stato egoista, ma per lui il goal era come una poesia o meglio ancora un dipinto. Nel calcio lodigiano lascia un vuoto difficilmente colmabile.

A Paolo, posso dire grazie per avermi fatto ammirare cose fantastiche per le quali posso scrivere con fierezza “io c’ero”.

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