Parcheggio dell’Olmo, è urgente la manutenzione

Con la presente desidero segnalare, a chi è preposto, una situazione di pericolo (e di degrado) riguardante la piccola area a verde attigua al posteggio posto all’Olmo, alla fine di via 2 giugno; peraltro, tale situazione di degrado si estende anche al piccolo passaggio pedonale che collega detta area con via dell’ Olmo, di fianco alla roggia Bertonica (vedi foto).Io non so se tutta la zona sia di proprietà pubblica (come penso), oppure, parzialmente, di proprietà privata; rimane comunque il problema della sua periodica e diligente manutenzione, cosa che, come risulta dalle foto allegate, non viene svolta come meriterebbe. Infatti, alcune vecchie piante di robinia poste vicino alla rete di confine lungo la roggia adiacente, protendono i loro rami morti sopra le teste di chi transita sul passaggio pedonale posto proprio sotto di esse: da un momento all’altro potrebbero spezzarsi improvvisamente causando seri guai al malcapitato che passasse di lì in quel momento.Anche il passaggio pedonale che inizia da via dell’ Olmo è invaso da rovi e rami di robinia ad altezza d’uomo che rendono poco agevole (specie di sera), il transito in quel punto.Infine una considerazione, visto l’approssimarsi della lunga stagione estiva.Non sarebbe male che le piante, e soprattutto gli arbusti presenti nell’area a verde, venissero adeguatamente bagnati con irrigazioni di soccorso: l’anno scorso le piccole piante poste recentemente a dimora hanno mostrato evidenti segni di sofferenza per mancanza d’acqua; inoltre, alcuni arbusti di ibisco e anche qualche albero già di 8 cm. di diametro sono anche morti (e mai più ripiantati)!C’è poi il triste spettacolo di ogni genere di rifiuti gettati da tanti incivili oltre la rete attigua alla roggia: quando arriva l’inverno, la natura fa riemergere alla vista tutto le cose di cui molti ignoranti pensavano di essersi sbarazzati per sempre: in realtà la natura, mostrando tale degrado, cerca di farci capire (ma non so quanto proficuamente), che così siamo incamminati, è solo questione di tempo, verso l’autodistruzione. Chiunque, osservando come sono ridotti i bordi delle nostre strade (e non solo), può rendersi conto di quale fine ci aspetta se non cambiamo alla svelta il nostro modo di vivere su questo pianeta.Distinti saluti

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