Perché dobbiamo rischiare la vita sulla via Emilia ogni giorno?

Gentile direttore, siamo i residenti di Cavrigone e vorremmo rispondere al signor Angelo Grassi che in una lettera su queste pagine se la prende con noi. Ci dice che noi non dovremmo chiedere la pista ciclabile e altri servizi perché abitiamo già in mezzo al verde. «Volete l’uovo e la gallina?», ci chiede molto maleducatamente il signor Grassi. Noi ci domandiamo che cosa voglia il signor Grassi, perché se la prenda con noi. Noi paghiamo le tasse come tutti gli altri perché non dovremmo aver diritto ai servizi? Perché dobbiamo rischiare la vita sulla via Emilia ogni volta che mettiamo la testa fuori di casa? A piedi e in bici non possiamo andare perché la pista ciclabile promessa da anni dal Comune di Lodi e promessa anche a chi ha costruito le case a Cavrigone e a chi ha aperto un agriturismo lì di fianco, a Cavrigo, non si è mai vista e non è stata indicata nemmeno tra le priorità del sindaco Simone Uggetti per il 2014. Non solo, non possiamo nemmeno spostarci con l’autobus perché la fermata è dalla parte opposta della via Emilia, sul piazzale dell’Olmo. E quando usciamo in macchina, per andare verso Lodi, dobbiamo girare a destra, arrivare a San Martino e tornare indietro. Non sappiamo dove abiti il signor Grassi, ma lo invitiamo a farsi i fatti suoi.

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