Rubriche/Lettere
Martedì 22 Aprile 2014
Perché il Prefetto ha chiesto ai consiglieri di non parlare?
Il Comune di Sant’Angelo in data 24 febbraio con un Consiglio Comunale con seduta aperta ha ricevuto in via ufficiale dal Prefetto di Lodi, Dr. Antonio Corona e dal Vice Prefetto, Dr. Mariano Savastano, un alloggio confiscato alla criminalità organizzata, da destinare a fini sociali, in particolare per dare un aiuto temporaneo alle famiglie “sloggiate” e con la presenza di minori. A questa seduta di consiglio comunale hanno partecipato numerose autorità ed una consistente rappresentanza di studenti della scuola primaria, secondaria di I° e II° con i rispettivi docenti. Dopo i soli interventi del Sindaco e del Prefetto, la seduta consiliare si è conclusa con la sottoscrizione del verbale di consegna dell’alloggio confiscato e l’ascolto dell’Inno d’Italia. In qualità di Capogruppo, se avessi avuto la possibilità, avrei rivolto lo sguardo ai numerosi ragazzi presenti, ed avrei espresso loro concetti di questo tipo: che la confisca dei beni appartenuti alla malavita e la loro destinazione a fini sociali, il riappropriarsi dei luoghi dove le criminalità organizzate hanno agito, sono occasioni di riaffermazione della legalità, di riscatto, di rinascita e di concreta lotta culturale, oltre che patrimoniale, alle associazioni per delinquere. Purtroppo, nonostante si trattasse di un consiglio comunale aperto, la parola non è stata concessa. Successivamente, in sede ufficiale (Consiglio Comunale dell’11 aprile 2014) sono stati chiesti chiarimenti in merito ed il Presidente del Consiglio Comunale ha risposto testualmente: “che il Prefetto aveva richiesto che non ci fosse nessun intervento da parte dei consiglieri”. Non si vuole mettere in dubbio quanto detto dal Presidente del Consiglio, ma ci si interroga sul perché il Prefetto, che è la massima autorità territoriale, nonché garante di tutte le rappresentanze consiliari siano esse di maggioranza o di minoranza, avrebbe richiesto una simile cosa. Ringraziando per lo spazio concesso si coglie l’occasione per augurare una serena Pasqua a tutta la redazione ed ai vostri lettori.
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