Perché vengono tollerati i manifesti abusivi in pieno centro?

Gentile direttore, appartengo a un gruppo di volontari di un paese del centro Lodigiano dove ogni anno viene organizzata una festa estiva aperta a tutti, con lo scopo di raccogliere fondi a scopo benefico. Anche se distribuiamo birre a volontà e qualche volta qualche ragazzo torna a casa un p’ ubriaco, il prete non si lamenta perché una parte del ricavato va anche a sostegno della scuola materna parrocchiale.

Le scrivo perché io, nel comitato organizzatore della festa, ho il compito di provvedere all’affissione dei manifesti che pubblicizzano l’evento. Da noi arriva tanta gente da Lodi e allora da qualche anno i manifesti li attacchiamo anche a Lodi. Vado all’Astem e tutti gli anni pago le affissioni. Qualche volta mi piacerebbe che i nostri manifesti li attaccassero anche in centro e non solo in periferia, ma pazienza.

Quello che mi fa imbestialire è un’altra cosa. In un paese vicino a Lodi dove fanno una festa come la nostra, gli organizzatori non pagano le affissioni, ma loro i manifesti a Lodi ce li hanno nelle posizioni migliori. Non pagano come facciamo noi, perché loro individuano i luoghi dove passa più gente e se ci sono due pali che reggono i cartelli segnaletici, ecco che i manifesti li attaccano proprio lì.

Questi signori pensano a tutto: si portano il nastro adesivo, creano i supporti sopra e sotto, e su quelli mettono il manifesto.

Gentile direttore, queste a casa mia si chiamano affissioni abusive. Noi paghiamo e i manifesti ce li mettono alla periferia della periferia. Loro non pagano niente e i manifesti se li mettono in centro. L’Astem non fa nulla, tollera tutto, e neppure si degna, al termine delle feste, di far togliere i supporti dei manifesti, che così sono lì pronti per essere utilizzati per l’anno venturo.

Se volete un esempio, andate a fotografare l’aiuola che c’è sulla salita del sottopasso di via San Colombano.

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