Perché vietare solo l’area del Belgiardino alle greggi?

Gentile direttore, desidero portare all’attenzione della cittadinanza e delle competenti autorità comunali una prassi ormai consolidata, secondo la quale, in alcuni periodi dell’anno, il lungo Adda diviene luogo di transito di pecore e capre, senza che alcuna cautela igienica venga osservata da pastori ed amministrazione locale. La simpatia e il sorriso per tali animali sono assicurati, meno l’apprezzamento per gli effetti del loro stazionamento in prossimità di abitazioni, esercizi commerciali o colonie feline, teoricamente protette. In due distinte occasioni, è capitato a chi scrive di imbattersi lungo via Napoli a Lodi in una pecora gravida e in una capra in difficoltà, lasciate a loro stesse dal pastore di turno, disinteressato nel primo caso, ignaro nel secondo; l’intervento personale e di altre persone si è reso necessario per il soccorso di entrambi i poveri animali. Quale volontario di una colonia felina attrezzata ho sperimentato insieme ad altri colleghi il disagio per le difficoltà sopportate dagli amici a quattro zampe, prossimi a deiezioni in quantità, zecche difficili da sradicare, in un ambiente naturale impoverito dal consumo di tutto il manto erboso, bistrattato da depositi di rifiuti ingombranti, emergenti da un terreno esausto. A fronte della situazione rappresentata, appare pertanto singolare che soltanto l’area del Belgiardino sia vietata al passaggio delle bucoliche greggi lodigiane, nel silenzio della nostra amministrazione cittadina, cui rivolgo l’invito a por mente alla situazione descritta, regolamentando opportunamente tanto il transito quanto lo stazionamento dei belanti animali. D’altronde, il nostro Comune si è già speso con una particolare attenzione ai quattro zampe domestici, inibendo loro l’accesso ai giardini della nostra città; non si può chiedere di più. La sensibilità del sindaco Uggetti non farà mancare opportuno intervento per rimediare ad una situazione di evidente disagio. Cordiali saluti

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