Gentile direttore, dopo l’intervento di Italia Nostra e Touring Club sulla necessità di tutelare e valorizzare il Cimitero Maggiore ho notato che la nostra amministrazione ha celermente precisato che su questo fronte “è già al lavoro da tempo”. Come riportato dal vostro articolo, l’assessore Brunetti ha ribadito che “l’amministrazione è ben consapevole dello straordinario valore delle numerose testimonianze storiche e artistiche presenti presso il Maggiore”, ricordando il convegno sul tema promosso lo scorso ottobre dall’Archivio storico, e l’assessore Pera si è detto “sensibile alle richieste di Italia Nostra”, nonostante la sua delega riguardi “questioni più burocratiche, legate per esempio al piano cimiteriale”.Ora, signor direttore, al di là delle scontate risposte di circostanza che ci si aspetta di solito di sentire e di cui non ci stupiamo più di tanto, mi piacerebbe sapere se c’è qualcuno fra i nostri concittadini che si sia accorto in maniera tangibile del fatto che il comune sia “al lavoro da tempo” al Maggiore. Se l’amministrazione fosse stata “al lavoro da tempo”, oggi non avremmo un magnifico complesso storico e artistico ridotto in condizioni vergognose, e non mi riferisco solo agli affreschi purtroppo rovinati dal tempo e da raffazzonati rattoppi: intendo riferirmi alla totale mancanza di una normale manutenzione ordinaria, all’incapacità e all’inerzia degli assessorati competenti, che non sono in grado di organizzare il personale dando direttive precise sulle normali attività che si devono svolgere quotidianamente per mantenere il decoro, l’ordine e la pulizia, condizioni imprescindibili da tenere in considerazione soprattutto in un luogo sacro e di culto. Mi chiedo se gli assessori competenti, che tanto prontamente hanno risposto alle esortazioni di Italia Nostra e Touring Club, abbiano una minima idea delle condizioni del Maggiore; mi chiedo se sappiano che ci sono rifiuti di ogni genere abbandonati e mai ripuliti; mi chiedo se si siano mai accorti di tutti quegli attrezzi, bancali di legno, rottami, materiali edili e quant’altro, che dovrebbero stare come minimo in un magazzino esterno al camposanto e che invece sono sparsi qua e là fra i vari campi di tumulazione; mi chiedo se siano consapevoli dello stato in cui si trova l’entrata principale, che da quasi un anno è circondata da transenne mal posizionate, inutili e brutte da vedere: una tale recinzione dovrebbe servire, di norma, per limitare temporaneamente una zona di lavori in corso, ma è evidente che al Maggiore di lavori in corso non ce ne sono da un bel po’. Non c’è più nemmeno la cartellonistica di cantiere: allora perché le transenne stanno ancora lì? Non c’è nessuno che ha tempo o voglia di toglierle? Oppure i lavori di pavimentazione, fatti di corsa sulla scia delle rimostranze dell’opposizione, non sono ancora finiti e non si sa quando finiranno? Probabilmente la pavimentazione non terminata e priva delle necessarie finiture è una delle tante incompiute della nostra amministrazione, un “lavoro a metà” che va a braccetto con la statua del “Belfagor”, impacchettata da impalcature da tempo immemorabile, e con l’arco di Porta Cremona, anch’esso nelle stesse condizioni. Sarebbe interessante sapere che cosa ne pensano Italia Nostra e Touring Club di queste altre opere della nostra città abbandonate anch’esse nell’incuria più totale. Non possiamo che essere felici che queste associazioni abbiano voluto spronare la nostra amministrazione a occuparsi concretamente della riqualificazione del Cimitero maggiore, ma prima di mettere mano agli affreschi e alle tombe monumentali, prima di mettere in atto ristrutturazioni, piani cimiteriali e restauri artistici che necessitano delle dovute coperture economiche, mi auguro che i nostri amministratori si decidano finalmente a ripristinare l’ordinaria manutenzione e fare in modo che sia effettuata ogni giorno dal personale addetto. Per spazzare per terra, ripulire i camminamenti, mettere ordine nei campi di tumulazione e fare piccole riparazioni non occorre certo aspettare fondi o finanziamenti, basta che il personale esistente faccia il suo lavoro e che qualcuno facente capo all’assessorato controlli ciò che viene fatto. Nulla di più e nulla di meno. Tutti noi quando andiamo a lavorare abbiamo un capo reparto, un capoufficio o un qualunque responsabile che si accerta dello svolgimento regolare delle attività. Non vedo perché non debba esserci un supervisore anche al cimitero, tanto più che si tratta di un luogo pubblico, oltre che religioso. Infine voglio concludere con un ultimo punto, ma non meno importante: quando ci saranno finalmente le condizioni per attuare il cosiddetto “piano cimiteriale”, spero che l’assessorato competente tenga conto del fatto che attualmente il Cimitero Maggiore è anche inadeguato per l’accesso ai disabili: innanzitutto la collocazione delle piastrelle all’ingresso ha creato un sorta di gradino che ovviamente prima non c’era, un inciampo che risulta pericoloso per chi ci passa a piedi e difficoltoso da superare per chi ci deve passare con una sedia a rotelle; inoltre il cimitero è anche privo di un bagno adeguato ai disabili, obbligatorio per legge, e le rampe di accesso ai colombari e le stesse rampe di ingresso sono talmente ripide che un disabile in carrozzina non potrebbe mai superarle autonomamente, e sfido chiunque a dire il contrario: ho provato io personalmente ad accompagnare mia nonna, che si muove solo in carrozzina, ai colombari del campo 17 e garantisco che ci vogliono almeno due persone per riuscire a spingere una persona in carrozzina in salita su quelle rampe. Tutto ciò che ho detto è ampiamente riscontrabile e con tutto il rispetto per la tutela artistica e architettonica, penso che ci siano ben altri problemi da risolvere.
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