I dipendenti del settore sementiero dell’INRAN (ex ENSE) esprimono pubblicamente il proprio sconcerto nell’apprendere che il governo, ha deciso di sopprimere l’INRAN e smembrare le sue attività accorpando, rispettivamente, il settore sementiero all’Ente Risi, il settore alimentare nutrizionale al CRA con la soppressione delle funzioni del settore delle conserve alimentari e, tutto questo, a meno di 2 anni dalla inopinata soppressione dell’ENSE e dell’INCA e il loro accorpamento all’INRAN avvenuto con legge n. 122/ 2010. E’ inutile sottolineare come i dipendenti ex ENSE siano disorientati e sgomenti dal continuo susseguirsi di provvedimenti contraddittori che sembrano non avere alcun evidente e ragionevole fondamento tecnico ed economico. Infatti, il settore sementiero dell’INRAN (ex ENSE) che svolge un ruolo importante nel controllo e certificazione delle sementi e nel settore della registrazione varietale, si è sempre autofinanziato nella propria attività, non ha usufruito di contributi ordinari da parte dello Stato ed ha sempre avuto un’oculata gestione economica riconosciuta da tutti. L’INRAN (ex ENSE) è un importante riferimento per gli operatori del settore sementiero e la sua attività di certificazione è indispensabile garanzia della qualità e della «tracciabilità» delle sementi dei prodotti agricoli commercializzati. L’ex ENSE svolge anche attività di ricerca e sperimentazione sin dal 1978 quando, con DPR 1/4/1978 n° 247 è stato compreso tra gli Enti scientifici di ricerca e sperimentazione necessari per lo sviluppo del Paese. L’attività di ricerca e sperimentazione che svolge, riguarda la messa a punto e l’attuazione di nuove metodologie per la valutazione tecnologica e varietale delle sementi. L’incorporazione delle suddette attività nell’Ente Risi, ente di natura economica, che svolge uno specifico ruolo nel settore della tutela e promozione del riso italiano, prevede la perdita del riconoscimento giuridico di “ente di ricerca e sperimentazione” che era stato riconosciuto alle attività dell’ex ENSE in considerazione dell’elevata qualificazione professionale necessaria per svolgere i compiti assegnati. Inoltre, l’Ente Risi svolge diverse attività commerciali e produttive nel settore delle sementi e nella costituzione di nuove varietà di riso, tutte attività che risultano incompatibili con il ruolo di ente controllore ufficiale delle sementi per palese conflitto d’interesse. Gli interessi commerciali dell’Ente Risi nel settore delle sementi non garantiscono l’indipendenza e la terzietà nell’azione di controllo e certificazione delle sementi.
Il personale INRAN (ex ENSE) si domanda, pertanto, quale sia il vantaggio funzionale ed economico che il Governo ritiene di ottenere dall’accorpamento dell’attività del settore sementiero INRAN (ex ENSE) nell’Ente Risi piuttosto che in altro ente di ricerca in agricoltura.
Il personale INRAN (ex ENSE) è fortemente preoccupato della mancanza di attenzione che viene data al settore sementiero, che in tutti i paesi del mondo riveste invece un ruolo strategico fondamentale nello sviluppo di una produzione agricola tracciabile e di qualità.
Temendo per il futuro occupazionale e professionale e per il destino dei numerosi precari che operano nell’Istituto, il personale manifesta pubblicamente il proprio dissenso ad essere scorporati dall’INRAN ed uscire dagli enti di ricerca e sperimentazione in quanto :
-l’accorpamento avviene con un ente economico che svolge attività non omogenee e coerenti con i compiti istituzionali assegnati all’ex ENSE l’inquadramento del personale nel nuovo ente comporta per tutti i lavoratori la mancata applicazione del contratto di lavoro previsto per il comparto della ricerca;
-si potrebbe delineare una perdita di funzionalità dell’attività di controllo e certificazione delle sementi con incidenza negativa sulla qualità delle stesse non potendo garantire l’indipendenza e la neutralità di tali attività.
Alla luce di quanto detto, non si evince quale possa essere il vantaggio dello scorporamento dall’INRAN e l’uscita dell’ex ENSE dagli Enti di Ricerca e Sperimentazione.
Pertanto si auspica che in sede di dibattito parlamentare, il Governo possa riconsiderare tale decisione affinchè il settore sementiero dell’INRAN (ex ENSE) rimanga tra gli Enti di ricerca e sperimentazione di cui è parte dal 1978.
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