Gentile Direttore la ringrazio per lo spazio concessomi ancora una volta. Le scrivo in risposta alla lettera apparsa il giorno 6 febbraio dell’assessore Pensa in risposta ad una missiva, recante come oggetto lo stato di sicurezza della città di Lodi.Vorrei innanzitutto rassicurare l’assessore Pensa che, nonostante gli impegni professionali, riesco a leggere quotidianamente i giornali locali e forse proprio per deformazione professionale, prima di espormi preferisco sempre essere informata di quanto accade intorno a me, sia dalla stampa, sia dai consigli comunali, sia e mi permetta la cosa più importante vedendo quanto accade sul territorio e ascoltando le voci dei cittadini.Proprio per questo e soprattutto per gli episodi accaduti negli ultimi mesi, ho scritto a suo tempo quella missiva. Visto e considerato (riporto quanto da lei dichiarato) «Ho sempre ribadito che la mia delega riguarda la sicurezza urbana e le attività di protezione civile e di Polizia Locale e che le problematiche relative all’ordine ed alla sicurezza pubblica di città e provincia attengono alle Forze dell’Ordine dello Stato a cui per legge sono demandate», la domanda che più persone si pongono oltre alla sottoscritta rimane sempre questa: che senso ha l’assessorato che presiede?Mi permetta di dissentire sulla questione delle statistiche alle quali si affida per vedere il grado di pericolosità della città: non crede che sia più opportuno fare statistiche sul proprio territorio anziché fare riferimento ad altre realtà?È una sensazione mia e di tante altre persone che a Lodi non si avverte quel senso di tranquillità?Credo e ribadisco che l’aumento esponenziale di criminalità registrato non solo dalla cronaca ma sulla “pelle” di cittadini e negozianti, in centro storico come nella periferia della città, sia il dato che un assessore alla sicurezza dovrebbe recepire e soprattutto, insieme alle altre forze dell’ordine che hanno potere in materia come dice lei, pensare a come risolvere il problema.Ai cittadini lodigiani come me, non interessano le graduatorie fatte con altre città (ogni realtà ha contesti diversissimi una dall’altra), interessa camminare liberamente per le strade senza essere aggredito per scippo o peggio ancora essere malmenato, andare al lavoro e tornare a casa senza la preoccupazione che qualche estraneo entri e la devasti portandoti via ciò che ti è caro o che hai sudato per avere, finire ed abbandonare il posto di lavoro magari di proprietà e non tornare l’indomani e constatare che dei vandali o malintenzionati o come li vuole chiamare hanno causato danni ingenti all’attività.La situazione che allarma di più, a mio avviso e non solo, è che questa gente sia talmente senza scrupoli che colpisce infischiandosene di tutto e di tutti e colpisca nei più svariati orari. È inaccettabile che in una cittadina di 44.000 abitanti e poco più ci sia un’unica volante a presidiare il territorio nelle ore notturne (e non diciamo che ciò deriva dai tagli del momento).È vero, sono una neofita della politica ma non del buon senso; credo che far politica dovrebbe essere innanzitutto ascoltare e trovare soluzioni nel limite del possibile ai problemi della gente e come segretaria del movimento al quale appartengo è mio compito vedere, ascoltare, denunciare e trovare soluzioni nelle sedi di appartenenza.Cordialmente
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