Le Guardie per l’Ambiente rimandano al mittente le accuse. Operiamo nel massimo rigore di legge, ed è per questo che poi chiediamo ai cittadini di rispettarla. Follia pensare il contrario e di cattivo gusto diffondere il germe dell’illegittimità sulla scorta di letture monocromatiche, prive di pregio giuridico ed in assenza di un legittimo contradditorio.Respingiamo e rimandiamo al mittente le contestazioni gratuite di “abusivismo”. Motivazioni unilaterali che apprendiamo dalla stampa e su cui non abbiamo avuto alcun modo di controdedurre. Disordinate letture che sono del tutto prive di fondamento seguite da curiosi inviti a chiamare le forze di polizia in caso di attività di controllo svolto dagli operatori dell’associazione “Guardie per l’Ambiente”.Nei fatti, la questione è molto semplice. Le nostre guardie operano come guardie zoofile e nei limiti del decreto di nomina prefettizio regolarmente ottenuto avendone interesse e legittimità. Come del resto avviene in tutta Italia. Vieppiù come nei territori dei Comuni di Maleo e Cavacurta, in aggiunta al titolo prefettizio appena citato, abbiamo conseguito simultaneamente anche la nomina di “guardie del comune”. Orbene non è dato sapere quali “abusi” siano mai stati commessi e soprattutto se esistano (non avendo mai controllato pescatori e/o cacciatori) e in quale territorio comunale siano mai stati “svolti”. Elementi necessari per puntare il dito contro chicchessia ancor prima di appioppare responsabilità e dipingerci in modo negativo, e in tal guisa danneggiandoci dinanzi all’opinione pubblica.Al gratuito chiacchiericcio, al momento, non possiamo che invitare l’attento comandate della Polizia Provinciale, Luca Pagano - noto accanito cacciatore, fatto che renderebbe lo stesso più opinionista che soggetto imparziale nelle valutazioni che qui oggi pare pronto a compiacere - a sforzarsi di più e con i fatti se vuole “eliminare” un servizio di vigilanza a lui non gradito e dallo stesso non direttamente gestibile, perché noi da anni ci affianchiamo regolarmente alle forze di polizia istituzionali con cui da sempre collaboriamo strappando ottimi risultati nel pubblico interesse (e non per agli interessi di bottega di chicchessia). Sarebbe opportuno che il precitato Comandante profonda più interessi nei controlli affidati alla sua responsabilità piuttosto che inarcare preziose energie contro i volontari. Da buon cacciatore dovrebbe sapere che prima di sparare bisogna almeno prendere la giusta mira. Noi dal nostro canto battendoci per difendere i diritti degli altri, non permetteremo a nessuno di calpestare i nostri.
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