E no!!! Caro Signor Maietti! Nel suo racconto di sabato 14 gennaio su II Cittadino “Le montagne in riva al fiume”, fa riferimento al “vecchi non ancora ghettizzati nei ricoveri”. I nostri anziani non sono ghettizzati nei ricoveri; chi è ospite è perché non può stare a casa da solo o ha bisogno di cure continue. Mi riferisco alla R.S.A. S. Chiara dove è ricoverata mia mamma e Le assicuro che gli ospiti sono ben curati e si fa di tutto per farli sentire ancora parte della società. S. Chiara è stata ristrutturata, c’è un bel giardino dove d’estate ci si ritrova con gli ospiti, si organizzano intrattenimenti; domenica il Lions Club ci ha intrattenuto con Cecù ed il suo dialetto; alla Befana il vice-sindaco signora Cominetti con il Centro Donna; a settembre la festa di fine estate con il cantante Rodella; corsi di pittura e tombolate. Il personale è educato e ben preparato. Ci sono medici e caposala che si prendono cura in modo encomiabile del nostri ospiti. Se ci sono difficoltà ci si può rivolgere alla Dr. Sarchi o alla Dr. Bruno e si migliora la situazione. La retta non è poca e ci costa sacrifici. Noi parenti siamo molto attenti e vigiliamo per rendere migliore questo servizio. Del resto Signor Maietti, potrebbe essere un servizio di cui dovremo può usufruire anche noi in futuro, forse; quindi non critichiamo chi porta un familiare al ricovero perché “del doman non v’è certezza” e la lista d’attesa è lunga. Cordiali saluti
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