In data 23 agosto ho fatto protocollare un’interrogazione consiliare relativa alle condizioni in cui versa il lungo Adda Bonaparte, sia nel lato a valle sia nel lato a monte del Ponte. In particolare, come risulta anche dagli scatti fotografici che ho allegato:- un lungo tratto del lungo Adda vede il selciato di sanpietrini coperto da un vero e proprio prato;- numerosi cordoli sono pericolanti, alcuni si stanno chiaramente rovesciando;- in alcun tratti del marciapiede mancano del tutto le mattonelle;- il legno di una panchina è (quasi) del tutto marcito e, quindi, questa non è più utilizzabile, le altre panchine non sono messe meglio;- le lastre di cemento per lo scolo dell’acqua in più punti sono distrutte;- in più punti, al posto dei sanpietrini mancanti è stata fatta una colata di catrame, che nulla ha a che vedere con le pietre di fiume che caratterizzano il lungo Adda, con un impatto estetico decisamente sgradevole;- sul marciapiede che costeggia il fiume non sono mai state messe a dimora le piante, pur essendo presente l’alloggiamento per esse: ci ritroviamo quindi un lungo fiume che vede un lato alberato e un lato privo di alberi (pur essendo presente l’alloggiamento per gli stessi);- in un tratto sono caduti dei paletti, questi sono stati rimossi, ma sono rimasti dei grossi buchi, che costituiscono pericolo per i passanti.L’Amministrazione Comunale Guerini parla tanto di “valorizzazione del fiume”, ma prima di avviare progetti avveniristici come “Lodi Beach”, non ritiene prioritario investire risorse ed energie per una seria riqualificazione del lungo Adda Bonaparte, che presenta, fra le altre, le problematiche sopra elencate?C’è davvero la volontà di recuperare il lungo fiume o solo soltanto slogan utili in prossimità delle campagna elettorali, a cui poi regolarmente non viene dato seguito, da 15 anni a questa parte?Ai lodigiani l’ardua sentenza!
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