Sarebbe stato meglio non far nascere la provincia di Lodi

Egregio direttore, il suo articolo di chiamata alle armi a difesa della Provincia di Lodi apparso sul «Cittadino» di sabato scorso è stato un flop. Nessuno ha raccolto il suo invito, neppure coloro che la provincia l’amministrano, che mi sembrano a onor del vero più impegnati a tagliare a fette questo territorio anziché a tenerlo unito: vedasi la vicenda del consorzio ai servizi alla persona. Una cosa è certa, egregio Pallavera: far nascere la provincia di Lodi fu un errore fin dall’inizio. Avremmo dovuto rimanere con Milano, e lei adesso lo riconosce quando propone che con Milano bisogna tornare. Bella roba, vent’anni buttati via. So che non pubblicherà mai questa lettera, pertanto non le allego le mie generalità.

Egregio signor emmedi, evidentemente di Cuordileone non è pieno il mondo, se non ha neppure il coraggio di firmare ciò che scrive. Dialogo comunque con lei, e mi spiego. Ritengo che l’autonomia del Lodigiano, raggiunta con la costituzione della Provincia di Lodi, sia stata più che positiva per il nostro territorio. Lasciamo stare cosa abbiamo ottenuto da stato e regione grazie al fatto di essere un’istituzione autonoma e cosa non abbiamo mai avuto in passato, perché è un discorso troppo ampio da fare in questo frangente. Mi soffermo solo sugli uffici che lo Stato ha aperto a Lodi a seguito della nascita della Provincia. Vogliamo che chiudano anche la prefettura, la questura, il provveditorato agli studi, la sede provinciale dell’Inps, la motorizzazione civile? Nessun problema. Vogliamo veder cancellata l’azienda ospedaliera e veder trasferire le sue competenze in capo all’azienda più vicina? D’accordo. Però quando ci chiuderanno tutti gli uffici periferici dello stato ottenuti grazie alla nascita della Provincia, non lamentiamoci. Torniamo pure a fare le code altrove: quando le nostre maestre elementari dovevano interagire con il provveditorato agli studi di Milano, perdevano la giornata intera, altro che fare dieci minuti di coda a Lodi.

Oggi una larga parte dell’opinione pubblica chiede ad alta voce la soppressione delle Province. Non si risparmierà nulla, perché i dipendenti provinciali dovranno comunque continuare a ricevere uno stipendio. Ma se i lodigiani chiedono di cancellare la provincia di Lodi, sia cancellata. Ne riparleremo cammin facendo.

Il senso del mio articolo di sabato era un altro. Uno: facciamo di tutto per salvare gli uffici periferici oggi esistenti, perché erogano servizi alla gente. Due: apriamo in fretta un negoziato con le Province vicine, decidendo con chi andare a sposarci. Tre: siano convocati i sindaci dei 61 Comuni della Provincia, perché sono i massimi rappresentanti della nostra terra. Quattro: stare alla finestra a osservare cosa sta succedendo e temporeggiare è l’errore più devastante che in questo frangente può essere compiuto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA