In riferimento alla lettera intitolata “La scuola del Ponte anche quest’anno senza ascensore”, segnalo che l’installazione del nuovo impianto fa parte di un intervento di riqualificazione dell’edificio di via X Maggio che comporta un investimento complessivo di 400.000 euro, finanziato, progettato, appaltato e gestito interamente e direttamente dal Ministero delle Infrastrutture: l’avvio dei lavori dipende quindi esclusivamente dal Ministero, non dal Comune. L’intervento era stato inserito, dietro proposta del Comune di Lodi, nell’elenco dei lavori di elevata priorità del piano nazionale per l’edilizia scolastica ed il relativo finanziamento è stato approvato dal Cipe (Comitato Interministeriale Programmazione Economica) nel maggio 2010. Per dare attuazione al progetto, è stato necessario stipulare una convenzione tra il Ministero delle Infrastrutture ed il Comune, siglata nel novembre 2011; successivamente, il Ministero ha elaborato la progettazione esecutiva dei lavori. Questi passaggi sono stati puntualmente resi noti dal Comune, tanto è vero che il Cittadino vi ha dedicato un articolo lo scorso 15 febbraio. Tutte cose risapute, quindi, ma che in ogni caso sono state ricordate al signor Rossetti (autore della lettera) il 21 agosto, con una risposta dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico ad una richiesta trasmessa in posta elettronica il 17 agosto. Oggi, posso aggiungere che nel frattempo il Ministero ci ha comunicato l’assegnazione dell’appalto e che per il 13 settembre è programmato un sopralluogo alla scuola al quale parteciperanno Ministero, dirigenza dell’istituto, Comune ed impresa incaricata di eseguire i lavori. Sottolineo, inoltre, come l’inserimento di questo progetto nel piano nazionale per l’edilizia scolastica rappresenti un risultato di grande importanza, che consente di avviare un significativo intervento di manutenzione straordinaria senza nessun esborso da parte del Comune, analogamente a quanto già avvenuto per i lavori di adeguamento e messa in sicurezza degli impianti alle medie Cazzulani e Don Milani, con un contributo di oltre 500.000 euro concesso dall’Inail a seguito di un bando nazionale. Desidero infine sviluppare una breve riflessione sul tema della possibilità di confronto con gli amministratori comunali, sollevato dal signor Rossetti: in questi anni ho personalmente incontrato il signor Rossetti almeno 15 volte ed altrettanto e forse più hanno fatto altri esponenti di giunta, dal compianto Mario Cremonesi a Leonardo Rudelli sino all’attuale assessore alle opere pubbliche Enrico Brunetti, per i temi più svariati (scuole, strade, viabilità, urbanistica). Ogni giorno incontriamo decine di persone: fa parte del nostro ruolo e cerchiamo di assolverlo con la massima disponibilità, ma il signor Rossetti dovrebbe comprendere che non gli si può assegnare una priorità rispetto a chiunque altro e che esiste una misura di cui non si dovrebbe perdere il senso.
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