All’inizio di questo nuovo anno scolastico, rivolgiamo un augurio sincero di buon lavoro a tutti gli studenti, alle loro famiglie, ai docenti e al personale della scuola.
Accanto all’usuale impegno di far crescere, insieme, nuove generazioni di cittadini pronti a svolgere un ruolo da protagonisti nella società e nel lavoro, la stagione che si apre propone nuove sfide. Perché è vero che continua a crescere la domanda di istruzione e di formazione professionale – ce lo confermano ancora una volta i dati relativi alle iscrizioni agli istituti di ogni ordine e grado e ai Cfp -, ma nondimeno si continuano a proporre motivi di incertezza e preoccupazione.
Intanto la crisi globale, che impone grandi cautele nella gestione delle risorse, ma non può impedirci di continuare a considerare quella della scuola una priorità per le istituzioni e anche per il mondo economico. La Provincia di Lodi sarà impegnata nei prossimi mesi, come sempre del resto nel passato, a garantire agli studenti strutture sicure, adeguate e al passo con le nuove esigenze formative; ma continuerà anche ad assicurare quel coordinamento sul territorio indispensabile a offrire sostegno ai progetti di orientamento, di inclusione sociale e di integrazione che fanno del panorama scolastico del Lodigiano uno dei più ricchi e avanzati d’Italia.
La Provincia sarà anche in prima linea nel raccordare il mondo della scuola e della formazione professionale con quello delle categorie economiche, per cercare di avvicinare le rispettive necessità e offrire così ai nostri ragazzi percorsi sempre più proficui e che a dispetto delle difficoltà generali ne favoriscano, domani, l’inserimento nel mondo del lavoro.
Siamo già impegnati nella fase del dimensionamento scolastico, che affronteremo con una strategia partecipata il più possibile dagli Enti locali, dai Sindaci e dalle rappresentanze scolastiche per una razionalizzazione che sia sinonimo di reale miglioramento del servizio offerto agli studenti e alle loro famiglie.
Ma tra le incertezze del futuro non possiamo non citare oggi il ruolo che nella scuola potranno avere le attuali Province, alla luce delle normative in discussione, e la riorganizzazione degli uffici scolastici regionali, che potrebbe portare a breve alla chiusura dell’ex Provveditorato di Lodi. Su entrambi i fronti, la situazione è ancora in evoluzione e aperta a ogni soluzione. Di sicuro noi siamo contrari alla chiusura dell’Ufficio Scolastico Provinciale e ci batteremo per il suo mantenimento. Quel che è comunque certo è che da parte della Provincia non verrà mai meno l’impegno a garantire al mondo della scuola e della formazione professionale le risorse dovute a uno dei settori vitali per la crescita del territorio e del Paese e il sostegno ad affrontare con tempestività e competenza le necessità organizzative e funzionali.
In questo ambito il Lodigiano ha costruito tanto nel corso degli ultimi anni, coincisi con la propria autonomia amministrativa, fino a scalare le classifiche nazionali di efficienza. Lo dobbiamo al lavoro dei dirigenti scolastici, al personale degli istituti, ai docenti, al contributo delle famiglie, ma anche all’opera di chi in Provincia ha sempre guardato alla formazione come a una priorità. Qualunque cosa dovesse cambiare nei prossimi mesi e nei prossimi anni sul fronte delle forme istituzionali e organizzative del territorio, quello che si è realizzato dovrà restare e rappresentare anzi un nuovo punto di partenza perché il Lodigiano continui a distinguersi e a offrire prospettive positive alle migliaia di nostri giovani. Anche quest’anno, tutti insieme, ne siamo certi, lavoreremo per questo obiettivo.
Con l’impegno e l’entusiasmo di sempre.
Grazie a tutti e ancora buon lavoro.
La vigilia della riapertura delle scuole coincide con giorni di grande incertezza sul futuro del territorio. In questo contesto gli assessori all’Istruzione e alla Formazione professionale della Provincia di Lodi inviano il loro saluto a studenti e professori
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