Si garantisce sicurezza riportando la gente nelle piazze

Egregio Direttore, mi rivolgo ancora una volta al suo giornale per riparlare di un argomento che sta molto a cuore a tutti i cittadini di Lodi e che è apparso, con tutta la sua gravità, nel corso dell’incontro che noi consiglieri di opposizione abbiamo avuto con gli abitanti dei quartieri Albarola - San Fereolo: quello della micro-criminalità. Questa volta, però, vorrei intervenire in maniera diversa e, invece di denunciare quello che tutti noi cittadini di Lodi sappiamo e leggiamo ogni giorno, preferisco cercare se non la soluzione, almeno un miglioramento della situazione attuale. La prima regola, potrebbe essere quella di evitare la “desertificazione umana” della nostra città: mi spiego meglio. Andando in giro per le vie di Lodi in orari diversi durante la giornata cosa troviamo? IL NULLA!! Andiamo poi a fare quattro passi dopo cena durante la settimana, e cosa troviamo? IL NULLA!! Usciamo per andare a prendere un caffè, un gelato, oppure ad incontrare qualche amico, cercando un momento di rilassamento dopo una giornata lavorativa e cosa troviamo? IL NULLA!! Ho letto qualche giorno fa, il commento ad un articolo, il quale diceva che anche da parte dei lodigiani non c’è la voglia di far vivere questa città, è possibile, quindi, che questo sia vero e che la colpa di questa situazione soporifera sia data dall’ incapacità dei lodigiani di vivere la loro città? Ma, se da un lato non posso dare completamente torto a questa teoria, vedo che ogni volta (pochissime volte) che viene organizzato un momento di ritrovo, che sia la notte bianca o qualche altra iniziativa di intrattenimento, giovani o meno giovani si riversano per le nostre strade. Penso, quindi, che sarebbe bene proporre un calendario più serio ed approfondito per questo tipo di eventi, che non sia sporadico, ma che venga distribuito per tutto il corso dell’anno, e per il quale l’Amministrazione pubblica possa figurare come capofila di un movimento che dovrebbe rendere la nostra città più vivibile. Non è forse il caso di agevolare tutte quelle attività serie che, attraverso i loro servizi, permettono alla nostra città di attirare e rendersi un punto di riferimento costante di tutte quelle persone che hanno voglia di vivere la città in tutte le sue sfumature? Invece a Lodi si tartassano pesantemente le attività di ricreazione e di ritrovo, che svolgono il loro servizio anche attraverso il posizionamento di tavoli su vie e piazze, facendo pagare tasse di occupazione del suolo pubblico esagerate, indipendentemente dal numero di persone che le utilizzano. Non è forse il caso di incentivare quelle forme di ritrovo e di riferimento che porterebbero anche ad attivare una sorta di “sicurezza di se stessi”, e che permetterebbero (e qui torniamo all’ inizio del mio ragionamento) di evitare la “desertificazione delle strade” con relativa conseguenza della paura di muoversi nell’ assoluta solitudine? Perché, allora, i responsabili dei vari assessorati non si rimboccano le maniche non solo per le solite ed oramai datate manifestazioni, ma cercando di allargare gli orizzonti e coinvolgendo tutte quelle realtà, sia singole che di gruppo, che gravitano sul territorio e che potrebbero fare di Lodi una meta di forte interesse e di aggregazione da tutta la Regione. Inoltre, ci si dovrebbe confrontare con tutte le associazioni per concordare e organizzare calendari che non si riducano a piccoli periodi dell’ anno, ma che abbiano un maggiore respiro ed una maggiore capacità ricettiva! È giusto, ogni tanto, stare dalla parte dei cittadini, di quei cittadini che vogliono che Lodi torni ad essere un indotto non solo economico, ma culturale (non Kulturale!!), turistico e, perché no, di divertimento. Anche in questo modo si aiutano le forze dell’ ordine a mantenere la sicurezza nelle nostre strade, portando la gente e non la “DESERTIFICAZIONE”!!

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