Egregio Direttore, nel testo di una lettera pubblicata il 17 agosto dal titolo “Bollette pazze - Ma sono questi i vantaggi di avere una società pubblica?”, si fa riferimento alla revoca della domiciliazione bancaria della bolletta dell’acqua e si esigono trasparenza e chiarezza da parte della società che gestisce il servizio idrico integrato. Relativamente alla problematica evidenziata si precisa che la stessa è stata causata, a danno di SAL, dai precedenti gestori di acqua e gas i quali, avendo unilateralmente annullato il codice SIA (identificativo dell’azienda per servizi interbancari quali i pagamenti tramite RID) utilizzato anche da SAL, hanno di fatto provocato la revoca dei contratti di domiciliazione bancaria della bolletta (per i clienti di Lodi) che, solo parzialmente, il sistema bancario ha potuto ripristinare, evitando al cliente la ripetizione della procedura.
Per superare l’inconveniente, SAL, nell’interesse reciproco del cliente e dell’azienda, ha provveduto ad informare tutti i clienti del servizio idrico coinvolti dalla revoca della domiciliazione bancaria della bolletta, comunicando al contempo le modalità per riattivare la procedura. Inoltre, a miglior tutela del cliente, è stato deciso di non applicare interessi di mora su tutte le fatture riconducibili alla suddetta problematica. La comunicazione è stata veicolata attraverso la bolletta che, al di là della sua natura di mera ricevuta attestante un’operazione commerciale, si ritiene essere anche un mezzo di comunicazione chiaro e trasparente. Cogliamo l’occasione per invitare i clienti a prestare sempre attenzione alle comunicazioni riportate in bolletta e, nel caso fossero necessari ulteriori chiarimenti, a contattare il nostro servizio clienti o il nostro indirizzo di posta elettronica [email protected]. Nessuna “bolletta pazza” quindi, ma solo un intoppo tecnico-procedurale nel sistema di automatismo dei pagamenti.
Cordialità
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