Sono troppi i rischi alla rotonda, la provincia deve intervenire subito

Gent.mo Direttore, La ringrazio per lo spazio che puntualmente concede a noi Lodigiani tramite le pagine del Cittadino. Chi le scrive non è mai stato a favore della realizzazione della tangenziale di Codogno ed in particolare della famigerata rotonda a raso che ha tagliato in due la ciclopedonale Codogno-Mulazzana. Da subito si poteva intuire che tale opera fosse uno scempio al territorio ed al paesaggio circostante e che, visto il palleggio di responsabilità e competenze tra enti locali, comuni e provincia ne avremmo viste delle belle. La tangenziale in ogni caso è stata aperta al traffico con un tracciato figlio di un progetto basato su Piani Residenziali di parecchi anni addietro, regalo di amministrazioni passate poco attente al territorio ed ai cittadini stessi in primis. Tramite queste pagine, sollecito l’attuale Amministrazione Comunale di Codogno, da me interpellata più volte, di farsi insistente portavoce con la Provincia di Lodi per sistemare la pericolosa situazione della ‘gestione’ del traffico da Codogno verso la rotonda della Mulazzana mediante la limitazione del pericoloso traffico autoveicolare che, sulla carta e nelle email sembra essere risolto, ma che tuttavia persiste e deve essere affrontato in maniera definitiva ed al più presto. Le attuali limitazioni, infatti sono ignorate dai più e può capitare, come stamattina, di essere sfiorati da veicoli che sfrecciano da/ verso la tangenziale in barba a 3 miseri jersey di plastica vuoti e rotti. Aspettiamo la risposta delle autorità preposte, meglio se con un’intervento risolutore e non con le solite parole. Cordialmente,

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